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54 anni fa una grande vittoria contro la Partenope Ignis Sud Napoli

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Campionato 1967/68, le dominatrici del periodo, Ignis Varese e Simmenthal Milano, che vinsero tutti i campionati dal 1957 al 1974, tranne uno, si presero un anno di pausa, infatti quell’anno a vincere fu Cantù. In quella stagione non occuparono nessuna delle prime due posizioni, cosa avvenuta in tutti gli altri campionati dal 1962 al 1974 (la Virtus aveva vinto gli ultimi due campionati prima dell’egemonia Varese-Milano, nel 1955 e 1956, poi aveva collezionato cinque secondi posti consecutivi). In quell’annata il titolo se lo giocano altre tre squadre, Cantù, Napoli e Virtus Bologna, che a quattro giornate dalla fine sono appaiate, poi lo sprint favorisce i canturini e alla fine la classifica dice Oransoda Cantù 36, Ignis Sud e Virtus 32, con Napoli seconda e Bologna terza. La Partenope era neopromossa ma fece subito una grande stagione, vincendo anche la Coppa Italia, prima di una breve serie di annate positive che la portarono anche a vincere la Coppa delle Coppe del 1970, oltre a collezionare altri buoni piazzamenti in campionato, nella Coppa Italia e nella Coppa delle Coppe.

Il 10 dicembre del 1967, per la sesta giornata del massimo campionato, Virtus e Ignis Sud giocarono al Palasport di piazza Azzarita un combattuto incontro. I napoletani ci arrivarono imbattuti, mentre i bolognesi, dopo aver battuto il Simmenthal alla quarta giornata, avevano perso in quella successiva a Cantù. Le Vu Nere vinsero contro la Partenope 68 a 65, primo tempo 37 a 36. La Virtus tirò peggio, 34% contro 47%, e catturò meno rimbalzi, 42 contro 44, ma recuperò ben 21 palloni contro i 9 appena dei partenopei, perse pochissimi palloni, 4, contro ben 18 degli avversari, e tirò meglio i liberi, 67% a 55%. Così facendo, i bolognesi in pratica annullarono la maggior precisione di tiro in azione delll’Ignis Sud tirando molto di più (76 tiri contro 58) e pareggiando quasi gli avversari nel computo totale dei punti in azione (52 conto 54), pur con una percentuale di realizzazione inferiore. La vittoria è poi venuta dai “liberi”. Passando ai singoli, Lombardi ha avuto la bellezza di 30 palle giocabili fruttuosamente in zona di tiro: ne ha messe dentro 12 su 24 e dalle altre sei ha ricavato 12 personali, di cui 10 centrati. Così, ha deciso la partita con i suoi 34 punti. Nell’Ignis Sud, invece, l’altrettanto preciso Vittori ha avuto solo 13 palloni da far fruttare (5 su 10 in azione e 5 liberi su 6). Curiosamente le stesse percentuali di Dado, ma meno opportunità. Nella Virtus (che ha alternato in campo, insieme ai pilastri Swagerty, Lombardi e Giomo, altri cinque elementi) va notata la partita di Augusto Giomo, grande playmaker, preciso e continuo tiratore e formidabile cacciatore di palle. Ottimo Swagerty nei rimbalzi offensivi (ma scarso nel tiro), sacrificato a difensore Pellanera, fuori forma Cosmelli, in ripresa Zuccheri.

Virtus: A. Giomo 11, Pellanera 2, Swagerty 10, Lombardi 34, Rundo 2, Raffaele, Calebotta n.e., Zuccheri 6, Cosmelli 3, Rago n.e.

Partenope: Angori 3, Maggetti 8, Vittori 15, Flaborea 18, Williams 10, Gavagnin 11, Abbate, De Simone n.e., A. Errico n.e., Cepar n.e.

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