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VIRTUS – Il sogno s’infrange a gara 3: Virtus Granarolo 65 – EA Milano 92 – 23 mag

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Una Virtus tutta cuore non basta a reggere l’urto meneghino. L’EA7 si impone per 65-92 chiudendo la serie sul 3-0.

 

GRANAROLO BO: White 9, Cuccarolo, Gaddy 8, Imbrò, Fontecchio 14, Mazzola, Oxilia, Benetti, Vercellino, Hazell 8, Ray 17, Reddic 6. All Valli.

EA7 MI: Ragland 10, Brooks 12, Gentile 18, Gigli, Cerella 5, Melli 6, Kleiza 10, Elegar 8, Hackett 11, Samuels 10, Tabu 2, Moss. All. Banchi.

 

Gara 3 si apre con la splendida coreografia firmata Forever Boys: fumogeni e luci stroboscopiche a scaldare l’intera Unipol Arena per caricare la truppa di coach Valli. Il risultato ottenuto è però opposto, poiché le V nere approcciano la contesa con troppo timore e pressione, che portano a ripetute palle perse. Cuccarolo riesce a contenere l’esuberanza fisica di Samuels, bravo però a trovare il fallo della difesa di casa. Dopo più di 2’ di astinenza e un parziale ospite di 0-7,Ray guida ai suoi verso la rimonta, mentre la retroguardia bolognese domina a rimbalzo, complice i tanti errori al tiro di Milano. La capolista allunga, ma la Virtus è brava a rispondere prima dalla distanza con Fontecchio e poi con Hazell, che schiaccia il momentaneo -2. Peccato che un’incredibile svista della terna (Gentile passa ad un compagno, essendo però con i piedi ampiamente fuori dal campo. Saranno ben più di una tali sviste/errori) regali a Ragland un viaggio gratis in lunetta. L’ex Cantù non sbaglia e la prima frazione si chiude sul 18-24. La Granarolo prosegue la propria marcia senza esitare, sospinta dall’energia di White che ne segna tre in fila. Sul fronte opposto l’ex NBA Kleiza punisce con una bomba il tentativo di riavvicinamento bianconero, seguito a ruota da Brooks. Milano ritrova il massimo vantaggio, ma ambo le compagini ora faticano a trovare la via del canestro per merito delle difese. Brooks continua il proprio show personale portando i suoi sul +13 (31-44), ma le V nere non si arrendono. La sagacia tattica di Valli imbriglia i registi avversari grazie all’uso di ottimi raddoppi. Bologna può ora correre in contropiede e realizzare un parziale che dimezza il gap quando mancano poco meno di 40” all’intervallo lungo. Reddic, decisamente positivo rispetto alle precedenti uscite, schiaccia il -6, Immediatamente cancellato dalla penetrazione di Ragland che sfrutta un calo della difesa di casa. Si va al riposo sul 38-46. Al rientro in campo è subito Virtus. La retroguardia non ha abbassato il proprio livello di concentrazione, riuscendo a fruttare qualche recupero in sequenza. Ray segna il nuovo -6 (40-46), ma l’EA7 rompe gli indugi. Bastano poco più di 5’ ai campioni in carica per alzare barricate insormontabili per gli attacchi bianconeri, e trovare il fondo della retina con continuità sul fronte opposto. Gentile ne fa 12 solo nella terza frazione, trovando conclusioni vincenti di forza, tecnica e puro talento. Esito: +20 al 30’ (53-73) e gara virtualmente chiusa con un quarto d’anticipo. L’incitamento del pubblico sale stoicamente per garantire nuova verve ai propri beniamini, ma il copione rimane lo stesso. Gli incerottati Gaddy e Fontecchio sono gli ultimi ad arrendersi, trovando canestri con alto quoziente di difficoltà nel mezzo di una più che granitica difesa meneghina. I minuti finali vedono l’ottimo ingresso del giovane Oxilia, che con personalità mette la propria firma a referto esplodendo una bomba. Sulla sponda opposta è vero e proprio show-time con Elegar a volare ripetutamente sopra il ferro sfruttando gli assist del tandem Ragland-Tabu. Al 40’ Milano chiude la serie sul 3-0 con un perentorio 65-92.

Un finale probabilmente già scritto prima dell’inizio degli stessi playoff. Le ultime giornate di campionato non sono bastate alla Valli band per evitare l’insormontabile scoglio milanese, ma è giusto riconoscere comunque i tanti meriti di un collettivo che ha venduto cara la pelle, raggiungendo un prestigioso traguardo che ha superato le attese di inizio stagione. La Virtus odierna ha saputo reggere l’urto firmato Armani per poco più di metà gara, salvo poi doversi arrendere allo strapotere ospite. Il talento di Gentile ha affossato i bianconeri nella terza frazione, segnando quello strappo decisivo che Ray e compagni non sono più stati in grado di ricucire. Coach Valli ha sapientemente giostrato i propri effettivi a ripetizione, nella speranza di lasciare invariata l’intensità della  squadra. Purtroppo col passare dei minuti le energie sono lentamente scemate, rendendo evidente la stanchezza di ogni singolo interprete a cui gli elogi vanno fatti per impegno, cuore e volontà. Termina così una stagione più che positiva per la Granarolo, che ha saputo regalare nuovamente alla Bologna bianconera quel profumo di post season che da troppo tempo mancava. Applausi a scena aperta per un gruppo unito e solido, ben diretto da Valli e dal suo staff, che tutti si augurano possa ritrovarsi, dopo il meritato riposo, ancora più forte di prima. La speranza di mantenere nel roster i quattro americani e l’MVP stagionale (vedi alla voce Fontecchio) è grande per l’intero popolo Virtussino. Vedremo nei prossimi mesi se il mercato riserverà delle sorprese in vista della prossima stagione. Alzare l’asticella si può, i fasti del glorioso passato potrebbero pian piano ritornare. Stay tuned

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