Seguici su

Basket

Virtus: L’importanza dei giovani – 10 ott

Pubblicato

il


Il mondo salvato dai ragazzini. Forse, non potrebbe esserci titolo migliore per riassumere le prime due giornate della Virtus. Elsa Morante mi perdonerà se adatto il titolo di una sua opera al mondo della pallacanestro, ma si presta benissimo alla situazione. A quella delle V nere che hanno deciso di puntare sui giovani in questa stagione. Lo hanno fatto ricevendo in cambio grandi risposte fin qui. “Saranno importanti i giovani. Se riusciranno a darci una mano allora potremo fare un campionato da protagonisti” aveva detto Alberto Bucci il giorno della presentazione della stagione 2016/2017. E così è stato, dopo le prime due giornate. Due gare e altrettante vittorie, non senza qualche difficoltà. Difficoltà dettate dalle assenze, come quelle di Ndoja e Michelori ad Imola. In queste condizioni, Ramagli ha trovato energie e punti dalle mani dei suoi “ragazzini”. Con Piacenza era toccato a Penna e Petrovic essere protagonisti, a Imola è stato il turno di Pajola e Oxilia. In entrambe le occasioni le V nere hanno fatto partire un classe ’99 nello starting five. Prima Petrovic, poi Pajola al PalaRuggi. Al primo, sfruttato anche e soprattutto per cercare di ovviare all’assenza di Ndoja, spettò anche l’arduo compito di marcare Bobby Jones. Ma se è vero che loro sono partiti in quintetto, lo è anche il fatto che ottime risposte siano arrivate da due giovani che partivano dalla panchina. 10 in 17′ per Penna contro Piacenza, 10 in 14′ per Oxilia a Imola. Due ’99 e due ’98. Questo dicono le carte di identità dei giocatori sopracitati. Un dato importante che testimonia quanto Ramagli punti sui giovani e su come loro siano una parte importante della Virtus versione 2016/2017. Ciò che colpisce, poi, è la tranquillità con la quale questi ragazzi eseguono le loro giocate sul parquet. Una caratteristica che rientra pienamente in quello che gli americani chiamano confidence. Alla base c’è proprio la fiducia, del coach, ma soprattutto quella in sé stessi. Due condizioni necessarie affinché i giovani possano rendere al meglio. Nel basket di oggi avere il coraggio di puntare sui cosiddetti ragazzini merita, senza dubbio, un riconoscimento importante. Ai giovani va il merito di aver saputo sfruttare queste occasioni, facendosi trovare pronti nel momento in cui sono stati chiamati in causa. Per loro, con questo giusto atteggiamento, ci sarà un minutaggio importante in questa stagione. E non è escluso che qualche gara possano deciderla proprio loro. Il mondo, o meglio la Virtus, “salvata” dai ragazzini. Ramagli e la società, oltre alle due vittorie, hanno di che sorridere.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv