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VIRTUS – La capolista cade a Bologna per 78-66 – 30 nov

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La Virtus che non ti aspetti ritrova il successo. 

 

Granarolo Bologna: White 23, Cuccarolo, Gaddy, Portannese, Imbrò 3, Fontecchio 6, Mazzola 5, Tassinari n.e., Benetti n.e., Hazell 14, Gilchrist 4, Ray 23. All. Valli.

Grissin Bon Reggio Emilia: Mussini 3, Polonara 10, Della Valle, Taylor 20, Pechacek n.e., Pini, Lavrinovic K. 4, Cervi 5, Silins 2, Diener D. 11, Cinciarini 11. All. Menetti.

 

Le V nere, reduci da due KO in fila, cercano riscossa ospitando la capolista GrissinBon, in serie positiva da diverso tempo. Le prime azioni del match sembrano indirizzare l’inerzia verso gli ospiti, che trovano in Cervi il domatore del pitturato. Ben tre le stoppate in fila con cui le conclusioni bianconere vengono rispedite al mittente. Reggio ne approfitta per tentare la fuga, sfruttando le ottime letture del play azzurro Cinciarini. La Virtus non vuole cadere sotto i colpi nemici e sfodera gli artigli. Prima agguanta la parità a quota 9, poi mette la freccia del sorpasso guidata dall’asse tutto a stelle e strisce Hazell-Ray. Gli ospiti ribattono ogni colpo, dimostrando come non sia casuale la vetta della classifica (seppur in concomitanza con Milano, Brindisi e Venezia). Grazie alla difesa, la truppa di Menetti blocca l’attacco casalingo sul 18-18, in seguito trova con Diener la bomba sulla sirena di fine periodo che spezza l’equilibrio. E’ ancora l’americano a inaugurare le danze per i suoi esplodendo un altro tiro pesante, con cui toglie certezze alla Granarolo che vive ora un momento di completo appannamento. Di Polonara altri tre punti dalla distanza che consentono agli ospiti di volare sul +10 (24-34). Ci vuole un time-out di coach Valli per riordinare le idee. La retroguardia viene registrata, grazie soprattutto ai centimetri di un solido Cuccarolo, con i quali le conclusioni avversarie sono costantemente ostacolate. Anche l’attacco ne beneficia, svegliato dalla poderosa bimane di Mazzola che apre un parziale di 9-0. La Virtus ricuce così lo strappo sino ad una sola lunghezza di svantaggio, ma manca sempre qualcosa per completare l’opera. Reggio, dopo più di 4’ di digiuno, ritrova il fondo della retina con un libero di Taylor, grazie al quale chiude in vantaggio, seppur risicato, all’intervallo. Al rientro in campo si accende il duello a distanza tra White e Taylor.  Il colored bianconero sfrutta il momento favorevole segnando a ripetizione, contribuendo alla rimonta e al nuovo sorpasso per i padroni di casa. Bologna trova poi il massimo vantaggio (56-43) grazie ai guizzi di Fontecchio e alla verve di capitan Ray. La difesa virtussina erge un solido muro che solo poche volte viene arginato dagli attacchi ospiti. Questo consente alla Valli band di rimanere in controllo, trovando nuove energie positive dall’incredibile buzzer beater realizzato da Hazell sulla sirena del terzo quarto. L’inerzia è tutta in favore dei bianconeri, sorpresi però dalla regia di Cinciarini che di arrendersi proprio non ne vuole sapere. La mente della nazionale guida i suoi alla rimonta, aiutato dalla bomba estemporanea del giovane Mussini con cui la GrissinBon dimezza lo svantaggio. La Virtus è diversa da quella vista nelle precedenti uscite, e non si scompone. Ray trova giocate di alta scuola rimanendo freddo da ogni lato del campo, mentre White, anche se gravato di quattro falli, è onnipresente. Il centro bianconero sfrutta a pieno il proprio atletismo, convertendo in punti fondamentali gli errori dei compagni. La frenesia la fa da padrone tra le fila ospiti, che non trovano più la via del canestro. Bologna chiude cinicamente ogni spazio, catturando ogni palla vagante. Ray veste i panni di assist man, servendo a White un gustoso cioccolatino solo da scartare. Schiacciata poderosa e Unipol Arena in visibilio. E’ proprio questa l’azione che costringe gli ospiti ad alzare bandiera bianca, lasciando esultare la Virtus sul punteggio di 78-66.

La partita perfetta. Nonostante l’inizio un po’ timoroso, Bologna è stata capace di trovare la giusta chiave per arginare il gioco reggiano. Ottima la difesa, che fa dell’intensità e delle collaborazioni la propria forza. Trame offensive a tratti sublimi, che hanno trovato continuità per larghi tratti del match. Bene anche la reattività del pitturato, che ha consentito di doppiare gli ospiti a rimbalzo. Proseguire su questa strada è d’obbligo, poiché i mezzi per stupire ci sono tutti. 

CONFERENZA STAMPA GIORGIO VALLI

 

Giorgio Valli sale in sala stampa con il sorriso, consapevole del risultato importante ottenuto con una squadra, prima in classifica, che lotterà per lo scudetto. “Siamo molto felici – racconta a caldo – non solo per i due punti, di cui necessitiamo come il sangue, ma perché abbiamo fatto una partita veramente di squadra. Se manteniamo questo dinamismo e questa intensità difensiva possiamo sempre fare un buon lavoro. Dedico questa vittoria al club e in particolare a Sandro Crovetti. Sta facendo un lavoro clamoroso con tutto il nostro staff: stanno tutti lavorando dietro le quinte in maniera favolosa e questa vittoria se la meritano dal primo all’ultimo. Come ho detto non possiamo prescindere da questa intensità, siamo stati bravi a vincerla in difesa. Voglio sottolineare, per quanto riguarda l’attacco, il lavoro di Allan Ray, che ha giocato da playmaker aggiunto. Dopo 5 minuti ha capito che liberando gli altri la qualità del gruppo aumentava e ha fatto girare la squadra. Nei momenti topici della partita abbiamo fatto attacchi con tanti passaggi. Sottolineo la prova di tutti, difendo tutta la squadra perché solo la squadra vince. Ho bisogno di tutti, non è questione di Gilchrist, Ray, Imbrò, Portannese o altri. E’ una squadra così giovane che non possiamo permetterci di puntare su tre o quattro giocatori, ma su tutti e 10. Il lavoro alla fine paga, abbiamo dimostrato che solo lavorando possiamo vincere. Dobbiamo chiudere tutti i varchi e lo abbiamo fatto molto bene. L’intensità e il pressare la palla ha fatto forzare tutti i loro tiri e questo ci ha premiato. In altre partite non ho allungato le rotazioni ed è stato anche un errore mio, perché questa squadra deve partire dalla difesa, dal primo al quarantesimo minuto. I miei assistenti Cavicchi e Fedrigo me lo dicono spesso, invitandomi ad allungare le rotazioni. Ho seguito il loro consiglio e hanno avuto ragione. Il pubblico è stato veramente encomiabile, ha creato una atmosfera favolosa. Abbiamo dei ragazzi giovani e queste cose le sentono profondamente“.

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