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Virtus: la terza vittoria in trasferta vale il 2-1 nella serie contro Roseto – 20 Mag

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La Virtus espugna il PalaMaggetti di Roseto per 83-91. (parziali: 19-28; 32-45; 57-62)

 

VISITROSETO.IT               : Smith 13, Cantarini n.e., Piazza 3, Fultz 10, Radonijc, Fattori, Mei 14, Casagrande 9, Amoroso 19, Sherrod 15. All. Di Paolantonio.

SEGAFREDO BO: Spissu 9, Umeh 11, Spizzichini 4, Ndoja 12, Rosselli 14, Michelori 3, Oxilia n.e., Gentile 16, Penna n.e., Lawson 20, Bruttini 2. All. Ramagli.

 

Carattere e decisione. Questi gli ingredienti che sono serviti alla Segafredo per cucinare Roseto in gara 3. Una prova gagliarda che consente ai bianconeri di ritrovare il vantaggio nella serie (ora sul 2-1) e tentare tra sole 48 ore di chiudere definitivamente i giochi come già accaduto nel turno precedente contro Casale Monferrato. Ramagli band brava nel condurre le danze sin dalla palla a due, riuscendo a non perdere calma e concentrazione nel momento in cui gli abruzzesi compivano il massimo sforzo per ridurre il gap, riavvicinandosi ad un solo possesso di distanza, salvo poi dover cedere alle giocate della Segafredo che, guidata da un ottimo Gentile, di fatto hanno chiuso il match.

La cronaca. Il primo attacco delle Vu nere si chiude con un nulla di fatto, ma in quello seguente l’asse Umeh-Ndoja funziona alla perfezione. Tripla costruita su ottimo pick&pop e ospiti che tentano la fuga immediata. I tanti falli fischiati alla retroguardia bianconera non impediscono alla stessa di mantenere alto il proprio livello di aggressività, limitando bene le controffensive di Roseto. Sul fronte opposto la fluidità dell’attacco Segafredo porta ad un parziale di 0-6 firmato dalle bombe esplose in sequenza da Ndoja e Lawson che costringono Di Paolantonio a rifugiarsi nel timeout. La pausa giova ai padroni di casa, bravi a rientrare con un contro break firmato Smith. I bianconeri non si scompongono e proseguono nella propria marcia, arginando bene anche la zona proposta da Roseto. Di Gentile le giocate difensive che portano al parziale di 0-7 con cui la Virtus chiude sul 19-28 al termine della prima frazione. Il copione non muta e sono sempre gli ospiti a imporre il proprio ritmo. L’asse Gentile-Lawson rimane l’arma giusta per abbattere le barricate degli abruzzesi, rifugiatisi ancora nella difesa a zona. Spizzichini finalizza un’ottima azione corale, trovando poi altri due punti in contropiede dopo aver scippato la sfera a Smith. Umeh sbaglia la tripla che avrebbe portato i suoi sul +21, Mei, invece, non commette lo stesso errore interrompendo così il digiuno di Roseto. I padroni di casa appaiono improvvisamente destati dal proprio torpore e continuano inesorabili a bombardare da oltre l’arco. Il gap è dimezzato, ma Bologna non si scompone reggendo bene in difesa grazie alla verve di un generoso Bruttini. Roseto realizza un’altra conclusione dalla distanza nuovamente con l’ex Amoroso, ma è la sagacia tattica e l’esperienza della coppia Gentile-Rosselli a venire in soccorso ai bianconeri sul finire di frazione. Alla pausa lunga Virtus sempre avanti per 32-45.

Al rientro in campo ambo le compagini sembrano aver raffreddato la propria propensione offensiva, poiché nei primi minuti le retine rimangono ferme. Ci pensa Umeh a spezzare gli equilibri grazie ad una penetrazione vincente nel cuore della difesa di casa. Casagrande risponde immediatamente con una tripla, divenendo la principale spina nel fianco dei bianconeri. Lawson viene deriso dal ferro mentre sul ribaltamento di fronte il facile layup di Sherrod, colpevolmente lasciato libero, fa imbestialire coach Ramagli costretto a chiamare timeout per tamponare l’emorragia. Sembra infatti un film già visto, con la Virtus inizialmente in completo controllo del match ma che dilapida il vantaggio accumulato a causa di ripetuti blackout. Le Vu nere escono bene dalla pausa, trovando un parziale di 0-6 con cui bruciano la retina da oltre l’arco prima con Umeh e poi con Spissu. Fultz spezza il ritmo ospite, contribuendo a portare i suoi in scia dei bianconeri, ora distanti un solo possesso. Roseto non approfitta delle seconde chance concesse a rimbalzo, mentre Gentile decide che è giunto il momento di dare una svolta alla gara. Dal suo rimbalzo difensivo deriva l’azione che porta alla fondamentale tripla di Rosselli, poi è bravo a rubare un altro pallone e chiudere indisturbato in contropiede. Roseto sfrutta bene il tandem Fultz-Sherrod e grazie all’incredibile canestro del secondo riduce le distanze al 30’ sul 57-62. L’eccessiva grinta dei padroni di casa è punita dalla terna, le cui fischiate costringono gli abruzzesi a ritrovarsi nel bonus dopo un solo giro di lancette nell’ultimo periodo di gioco. Gentile continua ad illuminare la scena trovando una bomba di fondamentale importanza, servendo poi un assist al bacio per Ndoja che risponde con la stessa moneta. Bologna tenta la fuga, Mei è però “on fire”. Le due bombe in fila dell’esterno rosetano costringono Ramagli al saggio timeout in cui vengono duramente contestate le evidenti lacune difensive mostrate da bianconeri. La gara viene poi interrotta dagli arbitri a causa del lancio di una bottiglietta dagli spalti che colpisce la panchina ospite e bagna il campo. La pausa dura circa 10’, al termine dei quali possono riprendere le ostilità. In cabina di regia c’è sempre Gentile, ma sul fronte opposto è Amoroso a punire la sua ex squadra. Il suo canestro vale il -2 (70-72) con ancora 5’ da giocare, ma è il jumper di Umeh a ridare linfa agli ospiti. Roseto tenta di avvicinarsi nuovamente guidata da Smith. L’americano viene poi fermato da Rosselli, bravo in seguito a trovare un altro semigancio vincente che taglia le gambe ai padroni di casa. La schiacciata di Lawson è il punto esclamativo di una gara estremamente combattuta che, dopo il batti e ribatti dalla linea della carità nel minuto finale, porta la Segafredo al successo per 83-91.

 

Ottima prestazione dei bianconeri che ritrovano il vantaggio nella serie. Da manuale la regia di Gentile, decisivo in ambo le fasi di gioco, a cui devono essere sommate le buone prove di Rosselli, Ndoja, Lawson e Umeh tutti in doppia cifra. Stonano le pause di una retroguardia che spesso risulta inefficace, ma quando è concentrata presenta una solidità difficilmente scalfibile. Tra 48 ore servirà una prestazione simile per tentare di chiudere anticipatamente i giochi, sapendo che Ravenna, già bestia nera della Segafredo in regular season, sta aspettando in semifinale dopo l’insindacabile 3-0 nella serie contro Verona. Appuntamento per domenica, ore 19 in diretta su Sky.

 

(foto: ilrestodelcarlino.it)

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