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Basket

Virtus. La vittoria su Jesi vale il terzo successo in fila – 27 Feb

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Terza vittoria in otto giorni. Battuta Jesi a domicilio per 98-88. (parziali: 29-20; 49-51; 73-75)

 

SEGAFREDO BO: Spissu 28, Umeh 28, Spizzichini 6, Carella n.e., Petrovic n.e., Rosselli 15, Michelori 13, Oxilia 5, Penna, Lawson n.e., Bruttini 3. All. Ramagli.

TERMOFORGIA JESI: Alessandri 6, Mentonelli n.e., Battisti, Scali n.e., Maganza 14, Moretti n.e., Janelidze 15, Bowers 26, Vita Sadi n.e., Davis 11, Benevelli 13, Picarelli 3. All. Cagnazzo.

 

È una Virtus decisamente provata quella che, dopo la vittoriosa trasferta di Chieti, cerca tra le mura amiche il terzo successo di fila. Recuperato capitan Michelori, ma con Spizzichini a mezzo servizio, coach Ramagli concede a Lawson una panchina importante per tornare a respirare il profumo del basket giocato. Di fronte c’è Jesi, squadra in forma e molto pericolosa che può contare sulla miglior coppia di americani dell’intero campionato. Pronti via è subito Bowers ad aprire le danze con un jumper dalla media stilisticamente perfetto. La Segafredo risponde con un immediato parziale: 6-0 sull’asse Spissu-Rosselli. A questo si aggiunge Oxilia, partito in quintetto, che segna quattro punti in fila leggendo bene i vantaggi concessi dalla retroguardia marchigiana. Bowers continua ad essere l’unico terminale per gli ospiti che, però, non possono evitare il primo tentativo di fuga bianconero grazie alle bombe di Spissu e Umeh. Janelidze risponde con la stessa moneta che, al 10’, accorcia le distanze per i suoi sul 29-20. La gara sale di intensità, ma la scena è illuminata dallo scontro a suon di giocate tra Umeh e Bowers. Il nigeriano in maglia bianconera segna con disarmante continuità mentre l’americano prima si mette in proprio, poi dispensa assist a ripetizione per i compagni. Fanno molto male quelli diretti a Maganza con cui il pick&roll funziona alla perfezione. Jesi opta per la zona 3-2 e frena le controffensive dei padroni di casa, non assistiti dalla buona sorte. Ben quattro, infatti, le conclusioni che prima danzano dolcemente sul ferro e poi divengono preda dei rimbalzisti ospiti, bravi ad aprire il contropiede. Davis ne approfitta e da oltre l’arco trova la conclusione vincente che manda in vantaggio la truppa di coach Cagnazzo. A questo si aggiungono i troppi contatti oltre i limiti del regolamento che, non sanzionati dalla terna, costituiscono motivo di nervosismo per i bianconeri. Alla pausa lunga marchigiani avanti sul 49-51.

Al rientro in campo la bomba di Rosselli riporta nuovamente le Vu nere al comando, ma Jesi ribatte allo stesso modo. Il botta e risposta tra le due compagini continua inesorabile sino al magic moment di Umeh. La guardia in maglia n° 3 straccia la retina con due siluri dalla distanza, a cui segue da quello firmato Spissu. Segafredo che tenta così un nuovo allungo sul 68-62. Cagnazzo rigioca la carta della zona e ottiene ancora i frutti sperati. Le Vu nere non trovano più il bersaglio, cosa che invece riesce a Benevelli.  Tre le bombe in sequenza esplose dall’ala ospite con cui riporta i suoi a contatto. Bologna non concretizza a cronometro fermo e Jesi ne approfitta per tornare a + 4. Prima della terza sirena c’è il tempo per il canestro di Michelori che riduce le distanze sul 73-75. L’ennesima fischiata controversa della terna fa imbestialire l’intera UnipolArena. Terzo fallo fischiato a Spissu per un inesistente sfondamento su Battisti che, in realtà, si trovava in movimento all’interno del cilindro del numero 0 bianconero. La fischiata doveva quindi essere invertita. Per fortuna che esiste la regola non scritta della compensazione. Nell’azione seguente, infatti, arriva il fallo in attacco per Jesi. L’inerzia del match cambia e lentamente comincia a tingersi di bianconero, grazie alla verve di un concentratissimo Spissu. Il play sardo usa tutte le armi in suo possesso per punire la difesa ospite: facile layup su morbida difesa di Davis e bombe di importanza capitale esplose da oltre l’arco. Altra bad news per Cagnazzo. Quinto fallo di Janelidze, fino a quel momento vera spina nel fianco della truppa di Ramagli, e rotazioni ospiti che si accorciano. Bologna non sta a guardare e crea il break guidata da Rosselli, i cui assist (9 per lui alla fine) sono gustosi cioccolatini che i compagni devono solo scartare. Il fallo tecnico con cui viene sanzionato il “flopping” ad Alessandri regala a Spissu un viaggio gratis in lunetta, grazie al quale la Virtus torna sopra la doppia cifra di vantaggio.  Gli ultimi due giri di lancette sono utili solo a congelare il gap. La sirena finale sancisce i successo dei padroni di casa per 98-88.

Terza vittoria in fila per i bianconeri che rimangono così nuovamente soli in vetta alla classifica. È servita un’altra prova di sostanza e di squadra in cui hanno particolarmente brillato le stelle di Umeh e Spissu. Se il primo è stato trascinatore per quasi tre quarti, il secondo è stato assoluto protagonista di quello finale in cui ha trovato il fondo della retina, scegliendo cinicamente i momenti migliori per finalizzare. Da sottolineare la solita prova gladiatoria e ricca di esperienza di capitan Michelori, nuovamente annoverabile tra i migliori in campo. Tanto cuore gettato oltre l’ostacolo anche per Spizzichini, che ancora risente della botta subita al collo quattro giorni fa. Tra i giovani si segnala la buona prova di Oxilia, apparso in netta ripresa a differenza di Penna che ultimamente sta faticando a trovare giocate e minuti importanti.

 

Ora servirà sfruttare a pieno la settimana per recuperare le energie e migliorare le condizioni degli infortunati. Fa ben sperare la presenza in panchina di Lawson il cui rientro, qualora lo staff lo ritenga necessario, potrebbe avvenire già nel prossimo turno. Vedremo se sarà così in quel di Verona.

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