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Virtus – Le parole di Baraldi in conferenza stampa

Le parole in conferenza stampa dell’AD della Virtus, Luca Baraldi, sui giocatori, sulla campagna abbonamenti, Adidas e Unipol Arena

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Virtus - Baraldi fa il punto
Luca Baraldi (©Virtus Pallacanestro)

Oggi pomeriggio l’AD della Virtus Bologna Luca Baraldi ha parlato in conferenza stampa, affrontando diversi temi. La campagna abbonamenti, Shengelia, Abass, Adidas… Un panorama completo delle questioni la Virtus ha vissuto nelle ultime settimane.

La conferenza stampa di Luca Baraldi

«Siamo stati confermati in Eurolega e questo è un grande risultato per noi. In futuro ci auguriamo una maggiore stabilità, adesso ci godiamo questa licenza annuale. Non abbiamo parlato ai nostri tifosi per un po’, ma siamo abituati a parlare quando abbiamo davero qualcosa da dire, senza dover rabbonire le persone. Resterà il nome Segafredo sulle nostre maglie: senza il Dottor Zanetti la Virtus non ci sarebbe e nemmeno le coppe che abbiamo vinto».

Adidas e la campagna abbonamenti

«Banchi non è mai stato in discussione, ora si sta lavorando con un budget vicino a quello dello scorso anno. Abbiamo un nuovo sponsor tecnico, Adidas, nostro partner strategico nonché azienda tra le più importanti al mondo. Il Dotto Alberto Uncini Manganelli è legato a Bologna e tifa Virtus, penso che per la giovane età dei nostri tifosi Adidas sia perfetto. Ringrazio Macron per il percorso fatto insieme in questi anni, ma si devono fare, a volte, scelte dolorose. In Eurolega Adidas è sponsor di dieci società su diciotto» prosegue Baraldi.

«Per quanto riguarda la campagna abbonamenti, da febbraio avevamo già deciso di farla iniziare così presto. Un abbonamento è un investimento e il basket non è un bene primario, ma una passione. Il calcio sta aprendo le proprie campagne e anche noi abbiamo ritenuto di farlo già da adesso. Anche se non è ancora definito il roster, si tratta di un gesto di fiducia. Chi farà l’abbonamento dall’1 luglio pagherà la stessa cifra dello scorso anno, da agosto si alzerà dell’8%. Inoltre, si tratterà di un abbonamento assicurato: ci sarà una polizza grazie alla quale chi dovesse perdere 5 partite per qualche motivo, come malattie, sarà dato un rimborso del 6%, l’equivalente di 2 partite. E daremo un finanziamento di 9 mesi, grazie al quale se compri oggi inizia a pagare ad inizio stagione. Si tratta di un’idea che va incontro alle famiglie, spero sia apprezzata. Chi si abbonerà nei primi 14 giorni riceverò in regalo la maglia Adidas “In Alto Stat Virtus”, lo slogan della nostra tifoseria».

Abass, Belinelli e Shengelia

Baraldi ha poi proseguito parlando di Abass, che ha salutato recentemente le Vu nere, Shengelia e Belinelli. «Abass lo abbiamo curato come se fosse un figlio, lo abbiamo convinto a venire qui durante il Covid ed è stato fortunato. A volte la memoria è corta: aveva contratto in scadenza e avremmo potuto lasciarlo già da prima, ma abbiamo visto con piacere come sia riuscito a tornare al suo massimo. Io, però, non spendo i soldi che non ho, e nelle legittime trattative non siamo riusciti a trovare un accordo. Le sue richieste erano incompatibili con il nostro budget. Qui gli unici indispensabili sono il Dottor Zanetti e Gherardi, ma resterà per sempre un “figlio” Virtus. A Shengelia le nostre offerte sono andate bene. A oggi c’è un accordo verbale per un biennale e la proposta è stata mandata al suo agente. Credo l’accordo sarà raggiunto a breve e la scadenza dovrebbe diventare il 2026, manca la firma ma l’accordo verbale c’è. Le richieste di Belinelli, che per noi è un simbolo, a 38 anni, sono state accolte sin da subito. In questo momento Ronci sta allestendo una squadra che deve avere lo stesso entusiasmo, abbiamo vinto 11 partite di fila in Eurolega: così scarsi, evidentemente, non eravamo. Qui non si è in prigione, chi non ha voglia di restare può andare. Mi auguro che Abass, perlomeno, vada in una squadra dove ci sia Adidas».

Sulla questione Fiera

«Gli importanti eventi che si svolgeranno in fiera ci hanno convinto a spostarci. Non andremo al Paladozza, ma all’Unipol Arena, che Claudio Sabatini ci ha generosamente messo a disposizione. Si tratta di una struttura predisposta, più grande. Sono state capite le nostre esigenze, quindi nei primi 2 mesi saremo lì. Il Paladozza è un simbolo del basket in tutta Europa ma non soddisfa le nostre esigenze per quanto riguarda gli spazi interni e la capienza. Abbiamo l’esigenza di ospitare nella maniera migliore possibile le tifoserie ospiti, così come succede nei nostri confronti. I nostri tifosi saranno dietro alla panchina, un valore aggiunto, e per questo voglio ancora ringraziare Sabatini».

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