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Virtus, prova di forza. Successo per 73-57 – 28 Mag

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Le Vu nere si impongono in gara 1. Ravenna battuta per 73-57 (parziali: 17-17; 41-32; 59-44)

 

SEGAFREDO BO: Spissu 9, Umeh 11, Pajola n.e., Spizzichini 9, Ndoja 7, Rosselli 7, Michelori, Oxilia n.e., Gentile 9, Penna n.e., Lawson 17, Bruttini 4. All. Ramagli.

ORASI’ RA: Smith 15, Scaccabarozzi n.e., Sgorbati, Raschi 5, Marks 4, Chiumenti 14, Masciadri 10, Tambone 4, Crusca, Seck n.e., Sabatini 5. All. Martino.

 

Grazie ad una solida prova del collettivo, la Virtus esce vittoriosa dal primo incontro del turno di semifinale playoff, portandosi sull’1-0 nella serie. Ravenna è stata avversario tosto e spigoloso come da pronostico, ma con il passare dei minuti è emersa la maggior profondità del roster e l’esperienza dei bianconeri, bravi ad ampliare il gap nelle fasi centrali del match, sapendo soffrire, per poi accelerare nuovamente nel quarto finale.

Alzata la palla a due, le emozioni e la tensione che avvolgono l’incontro la fanno da padrone in particolar modo sulla sponda Segafredo. I primi attacchi dei padroni di casa si risolvono infatti con un nulla di fatto che lascia a bocca asciutta la Ramagli-band. Sul fronte opposto Smith non sembra risentire di tali pressioni, realizzando senza problemi il primo canestro del match. Di Umeh la bomba in risposta all’americano ospite che manda in visibilio il pubblico. Nonostante qualche sofferenza a rimbalzo, la retroguardia bianconera regge bene l’urto ravennate. Dell’asse Ndoja-Gentile il piccolo parziale con cui la Segafredo tenta di prendere il largo, ma gli ospiti ribattono colpo su colpo trovando la parità a quota 8 a metà frazione. Gli stessi che provano ad aumentare il gap sulla schiacciata di Chiumenti, salvo poi essere nuovamente raggiunti dalle Vu nere guidate dai propri americani. Ramagli gioca la carta della zona e la mossa è subito vincente. Infrazione di 24” e palla recuperata. Di Rosselli, poi, la giocata che al 10’ vale la nuova parità a quota 17. Smith continua a banchettare a rimbalzo, vero ed unico problema di una retroguardia bianconera che continua, però, a recuperare palloni. Quando i big non funzionano, ecco che viene fuori l’orgoglio ed il sostegno dei gregari. È infatti Spizzichini l’arma in più della Virtus. Il n°7 non solo è prezioso in difesa, ma trova le giocate utili per consentire ai suoi un ulteriore allungo, bucando dalla linea di fondo la zona schierata da coach Martino. L’intensità del match sale a dismisura, rendendo fondamentale ogni possesso. Ravenna sfrutta il proprio pacchetto di lunghi per impattare ancora il punteggio, mentre Lawson trova finalmente gli spazi giusti per colpire alzando la voce su entrambi i lati del campo. Un Sabatini in “modalità NBA” dispensa funambolici assist ai compagni, grazie ai quali i romagnoli ritrovano il vantaggio. Ma è la verve di un concentratissimo ed efficace Bruttini a spingere nuovamente la Virtus al controsorpasso, trovando poi le giocate che portano al massimo vantaggio sull’asse Rosselli-Spissu. Alla pausa lunga bianconeri avanti sul 41-32.

Al rientro in campo è Lawson il protagonista. Prima realizza da sotto, poi spegne la luce in casa Sabatini con un’imperiosa stoppata, e infine continua a segnare con costanza, ben imbeccato dai compagni. Di Tambone il jumper a bersaglio che interrompe il digiuno ospite, ma la difesa delle Vu nere rimane un ostacolo assai difficile da superare. La sfera inizia a pesare enormemente e la tensione si fa evidente ad ogni possesso. Gentile realizza due liberi importanti prima che a Spissu venga fischiato un opinabilissimo quarto personale. Un’altra contestabile decisione della terna porta ad un canestro di Raschi viziato da un’evidente infrazione di passi, ma le polemiche vengono immediatamente sedate dal 2+1 firmato Gentile, valido per il nuovo allungo dei bianconeri, ora sul +11 (51-40). Ravenna continua a faticare nel trovare la via del canestro e Bologna ne approfitta incrementando ulteriormente il gap con le bombe di Ndoja e Spizzichini. Il timeout di coach Martino è d’obbligo, ma in uscita dallo stesso è il pressing voluto da Ramagli a scombinare le idee dei romagnoli, bravi però a trovare con Chiumenti un canestro allo scadere dei 24”. Umeh risponde con la stessa moneta, realizzando il layup che al ’30 vale il 59-44. Ravenna sbatte ancora contro la solida difesa dei padroni di casa che purtroppo perdono di efficacia in fase offensiva. Gli ospiti non si lasciano scappare l’occasione e con pazienza ribattono colpo su colpo sino a dimezzare il divario.  Incredibili gli errori dei bianconeri, tra cui una schiacciata clamorosamente fallita da Lawson, costretti a subire il rientro ravennate ma apparentemente in controllo della situazione. Il ferro ora aiuta la Segafredo, respingendo le conclusioni in fila di Chiumenti e Sabatini che avrebbero riaperto la gara. Rosselli si carica i compagni in spalla come da copione, seguito a ruota da Lawson. Sono loro le principali bocche da fuoco delle Vu nere, i cui liberi segnati e jumper a segno ampliano nuovamente la forbice. Il finale è tutto di marca Segafredo e vale la vittoria per 73-57.

 

Vittoria importante per la Ramagli-band che grazie alla splendida prova corale si porta immediatamente in vantaggio nella serie. Lawson miglior realizzatore, con Rosselli sempre leader in campo nei momenti di massima tensione. Nota di merito va data a Spizzichini, autore di una prestazione solida e intelligente in ambo le fasi di gioco. Probabilmente l’emozione ha giocato un brutto scherzo a Ravenna che sicuramente si presenterà con un atteggiamento ben differente tra 48 ore sempre sul parquet del PalaDozza. Sarà una partita sicuramente differente, sia per contenuti tecnici sia per quelli emozionali. Fondamentale mantenere la stessa solidità per tentare di mantenere il fattore campo, cosa che nelle precedenti serie non è successa. Staremo a vedere. 

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