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Virtus, Scariolo: “In campionato siamo un riferimento per gli altri Club”

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Il Coach della Virtus Sergio Scariolo è stato intervistato da Daniele Labanti per il Corriere della Sera. L’allenatore della Spagna Campione d’Europa ha parlato della sfida di questa sera (il Big Match contro l’Olimpia Milano) e della vittoria contro il Fenerbahce.

Per i tifosi la sfida di questa sera resta una sfida dai toni superiori, ma né la stagione né la vita di entrambe si decideranno in questa partita. La vittoria contro il Fenerbahçe in Eurolega è stata un grande sforzo collettivo, affrontato senza tre giocatori e con allenatore e viceallenatore che non erano stati in palestra. È emerso il senso di responsabilità di staff e giocatori, e la spinta decisiva che può dare una tifoseria calda.”

Scariolo ha poi parlato anche della squadra e dei giocatori, con un occhio anche al mercato.

Abbiamo 8 giocatori per due ruoli. Per quanto riguarda il minutaggio di Belinelli e Mannion ero davanti a una scelta: o sminuzzare i minutaggi per tentare di accontentare tutti, oppure creare delle rotazioni diverse per campionato ed Eurolega. Tutti devono farsi trovare pronti. La serie A non è il torneo dei Giardini: giocarla con un ruolo da protagonista significa avere la fiducia piena dell’allenatore. Per quanto riguarda gli infortuni, la saturazione del calendario è evidente, come lo è la necessità di cercare di conciliare gli impegni dei club e le finestre FIBA delle Nazionali. Non sono certo, però, che sia altrettanto chiaro nella testa di chi deve decidere. Noi non siamo mai stati al completo una volta in questa stagione. Per quanto riguarda il mercato, il nostro roster è ben coperto in certi ruoli e più scoperto in altri. Le società fa le valutazioni, adeguandole al livello di ambizione. Negli anni precedenti la Virtus ha investito tanto, io sono rispettoso delle scelte economiche e al tempo stesso rivendico l’autorevolezza della mia voce in caso si debbano prendere decisioni tecniche”.

Infine, al Coach della Virtus è stata posta una domanda sul futuro delle due squadre che giocheranno stasera.

Non credo lasceranno la Serie A, e non sarebbe giusto farlo. Dei cambiamenti discussi in Eurolega non sappiamo molto, a parte che esiste la volontà di allargarla. Noi dovremo meritarci di aspirare all’élite, nella quale ora siamo grazie agli investimenti di un proprietario importante e al pubblico. Però per Bologna e Milano vedo un ruolo di responsabilità anche a livello italiano, in campionato siamo un riferimento per gli altri Club.

Fonte: Il Corriere della Sera

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