Basket
Virtus Segafredo-Dinamo Sassari, coach Djordjevic presenta la semifinale di Supercoppa: “Siamo alla vigilia della prima partita della Final Four, una competizione da rispettare. Vogliamo vincere”
La Segafredo Arena, sede della Final Four di Supercoppa 2020, si appresta a vivere un weekend all’insegna della pallacanestro. Nella giornata di domani, infatti, si giocheranno le due semifinali (Olimpia Milano-Reyer Venezia alle 18.00 e Virtus Segafredo-Dinamo Sassari alle 20.45) che decreteranno le due finaliste della manifestazione. La Virtus Bologna, impegnata contro la formazione sarda allenata da coach Pozzecco, sembra aver recuperato sia Teodosic che Tessitori ma non si sa ancora se dovrà fare a meno di Alibegovic. L’obiettivo delle Vu nere, ovviamente, è vincere ma vediamo come ha presentato la sfida coach Djordjevic:
“Siamo alla vigilia della prima partita della Final Four, una competizione da rispettare perchè segna la ripartenza del basket dopo l’ interruzione dovuta alla pandemia. Fino ad ora abbiamo giocato abbastanza bene nonostante alcune difficoltà riscontrate. Affronteremo questa partita con qualche acciacco, Alibegovic non ha finito l’allenamento a causa di una distorsione alla caviglia e oggi, credo, che non si allenerà. Vedremo domani se mandarlo in campo o meno. Anche Sassari ha accusato un po’ di stanchezza ma rimane un avversario che rispetto molto e, da anni, porta avanti un progetto ambizioso. Per noi, la prossima, è una partita importante che va affrontata in modo serio e avrei preferito aver già giocato in Fiera per non essere nella stessa situazione dei miei avversari”.
Arrivate a questa Final Four dopo aver giocato un match da dentro/fuori contro Reggio Emilia.
“È stato uno scontro molto tosto, quasi da play-off, tra due società che puntavano molto su questa manifestazione. Nonostante il più 17 raggiunto nel terzo quarto loro sono rientrati, per fortuna è finita bene con una grande prova di carattere e voglia di vincere. Bisogna continuare così”.
Domani si sfideranno il secondo miglior attacco e la miglior difesa. Un tuo giudizio?
“Con l’attacco si vincono le partite e con la difesa i titoli. Rispetto molto il gioco di Sassari, sfruttano molto i lunghi e non mollano mai. Massimo rispetto da parte nostra”.
È più importante vincere e passare il turno o inserire i nuovi innesti?
“Vanno guardate entrambe le cose, non posso dire quale delle due è più importante perchè siamo solo ad inizio stagione. È chiaro che essendo una Final Four vogliamo vincere”.
Sei orgoglioso di Pajola?
“Sono sempre orgoglioso dei miei giocatori e di avere la possibilità di allenarli. Pajola sta crescendo giorno dopo giorno e questo fa piacere sia alla società che a me”.
Come hai visto mentalmente Adams?
“È un atleta che deve entrare ancora nel nostro sistema. Ha caratteristiche importanti, bisogna farlo ambientare al meglio. Non deve aver fretta nè cercare tutto subito perchè non ce n’è bisogno. Tutti i giocatori che hanno affrontato la quarantena hanno avuto alti e bassi, c’è del lavoro da affrontare e io farò di tutto per dargli maggiore sicurezza. Quando le cose non vanno è normale che si arrabbi, ma c’è tempo. Il mio obiettivo è essere il meno ossessivo possibile con la prestazione del singolo in modo da togliere loro un po’ di pressioni”.
Teodosic come sta?
“Non è facile giocare fin dall’inizio partite molto ravvicinate. Si è allenato negli ultimi due giorni e lo staff lo sta seguendo. Non è al massimo”.
Come valuti i due tecnici che ti sono stati dati?
“La protesta era motivata e la risposta che ho ricevuto non mi è piaciuta. La pallacanestro segue dei regolamenti che vanno rispettati altrimenti il lavoro degli allenatori viene danneggiato ingiustamente e questo a me non piace”.
Cosa ti è piaciuto della squadra e dove dovete lavorare?
“Mi è piaciuto l’altruismo visto in campo, stiamo cercando di lavorare per diminuire le palle perse e questo aspetto migliorerà nel corso del tempo. Non ci piace perdere”.
Volevi usare il precampionato per portare tutti sullo stesso livello. Markovic è quello che sembra essere più indietro.
“Si, è uno di quelli che deve ancora entrare in ritmo, ha vissuto l’inattività in maniera difficile ma sta lavorando sodo. Non avendo un fisico leggero per raggiungere la forma fisica migliore necessita di più tempo”.
Un pensiero sull’altra semifinale.
“Venezia nelle ultime tre stagioni ha dato continuità al proprio progetto raggiungendo anche ottimi risultati. L’avere un buon nucleo da diversi anni è per loro un grosso vantaggio. Milano, invece, ha già dimostrato una grande prepotenza nel gioco, hanno ambizione chiare e toccherà a noi rispondere quando saremo chiamati in causa”.
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