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Virtus Segafredo, parla Djordjevic: “Sono focalizzato solo sulla Virtus”

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E’ intervenuto pochi minuti fa nella trasmissione radiofonica “Domenica Sport – Rai Radio 1” Sasha Djordjevic, coach della Virtus Segafredo che ha parlato di basket italiano, europeo e non solo.

Buongiorno Coach, la prima domanda che le faccio riguarda la possibilità di avere un Campionato di Serie A a 18 squadre, è d’accordo?

“E’ inutile creare polemiche adesso. La decisione è stata presa e va accettata. Si tornerà ad avere un numero pari di società e ciò potrebbe essere interessante”.

Che futuro vede per il basket italiano?

“Tutto dipende dal messaggio che noi diamo. Tutti seguiamo l’NBA ma c’è grande interesse anche per il Campionato Italiano che, nell’ultimo anno, ha visto crescere notevolmente il numero dei tifosi presenti nei palazzetti. Saranno importanti anche i risultati della nazionale che rimarrà sempre il più grande mezzo di comunicazione per uno sport come la pallacanestro. Nell’ultimo anno si sono visti dei progressi ma non è il momento di fermarsi”.

E’ possibile in Italia pensare di giocare in estate all’aperto?

“No, ci sarebbero dei grossi rischi che si possono tranquillamente evitare. Giocando all’aperto si gioca sul cemento e non sul parquet e non è una cosa ottimale. Magari si possono giocare dei tornei tre contro tre ma cinque contro cinque assolutamente no”.

Mi parli del suo rapporto con Mihajlovic?

“È un amico di vecchia data che ha sempre dimostrato di avere un grandissimo coraggio. Gli auguro solo il meglio”.

Sembra sempre che non sia mai pienamente soddisfatto. Perchè un allenatore non deve essere mai contento al 100%?

“Sono uno che cerca sempre di migliorarsi e ritengo che sia un messaggio importante soprattutto nel mondo dello sport”.

Nel suo futuro si vede commissario tecnico di una nazionale?

“Sono stato per 5/6 anni CT della Serbia. E’ un lavoro bello ma molto faticoso. In questo momento alleno la Virtus Bologna e sono focalizzato solo su quello”.

Riuscirà il basket europeo a ritrovare compattezza?

“Ho appena visto che tutte le squadre francesi hanno rinunciato alla Champions League, si tratta di una decisione forte da parte di una federazione che conta. Penso sia un segnale importante verso un futuro in cui le competizioni saranno di meno ma la qualità sarà più alta”.

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