Basket
Procede al meglio l’avventura in Europa della Virtus Segafredo: 85 – 95 nella tana di Patrasso del Promitheas
PROMITHEAS PATRASSO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 85 – 95 (27-20;39-47;63-70)
Promitheas: Lypovyy 8, Gkikas 14, Tsairelis 21, Geromichalos n.e., Saloustros 16, Meier 5, Brown 9, Ellis 4, Parks, Mantzoukas n.e., Odum 8, Sandramanis n.e.. All. Giatras
Virtus Segafredo: Punter 13, Pajola, Taylor 12, Baldi Rossi, Cappelletti 3, Kravic 12, Aradori 23, Berti n.e., M’Baye 7, Cournooh 9, Qvale 15. All. Sacripanti
Arbitri: Calatrava (SP), Maestre (FR), Aunkrogers (LV)
Tiri liberi: PA 7/12; BO 10/15
Rimbalzi: PA 28; BO 33
Falli: PA 18; BO 18
Tiri da 2: PA 24/43; BO 29/49
Tiri da 3: PA 10/21; BO 9/16
La partita odierna per la Virtus Segafredo rappresenta l’ennesimo test per provarne la capacità di affrontare trasferte insidiose come quelle della Basketball Champions League. Il Promitheas è, secondo Sacripanti, la vera sorpresa di questa competizione, attualmente secondo in classifica dietro ai bolognesi imbattuti. Il roster non è conosciutissimo ai più, manca per infortunio il nome a noi più noto, quello di Langston Hall, tuttavia non si può assolutamente sottovalutare l’impegno, anche perché una eventuale vittoria virtussina sarebbe un piccolo record, visto che nessuno, fin qui, in BCL ha mai vinto le prime sette partite consecutive.
L’inizio ne è la conferma: un 5-0 aiutato da una discutibile interpretazione di un attacco di Qvale, visto come falloso quando forse è piuttosto avvolto dai tentacoli di una piovra. Poi, però si ristabilisce l’equilibrio in un match piacevole, con il +2 virtussino in conclusione del sesto minuto: 15-17. Il quarto finisce 20-27, la Segafredo è riuscita ad accelerare per un po’ con una difesa pressing, poi con una intensità in campo encomiabile. Piccolo neo, i ripetuti errori ai liberi.
I tap in di Kravic permettono ai bolognesi di allungare ad avvio secondo quarto, ma un bellissimo canestro da sotto di Odum riavvicina i greci a -5, 25-30; sul 25-34 un antisportivo fischiato a Taylor permette al Promitheas di ritornare a -5, prima che un’azione confusissima li riavvicini sul 31-34, con Sacripanti che adesso chiama time out. Schermaglie: bellissima rubata di Cappelletti, bella azione greca che termina con la tripla di Gkikas, errorini qua e là, di nuovo rubata di Cappelletti con splendide penetrazioni prima di Punter ma poi anche di Gkikas. Il giovane play virtussino segna la tripla del +10, ma una schiacciatona di Brown fissa il punteggio sul 39-47 all’intervallo. Partita avvincente, per ora, ancora del tutto aperta, con Aradori in doppia cifra (11) tra i bianconeri e Tsairelis (10) fra i greci.
Rientro al fulmicotone. I greci segnano a ripetizione da tre, da due, la Virtus replica con Punter e Aradori, ma dopo un tecnico a coach Giatras si ristabiliscono le distanze, 49-59 al quarto. Tuttavia la Virtus non sa essere cinica: la partita, così, procede a fisarmonica. Ora i greci perdono però il controllo: un tecnico a un giocatore di Patrasso anticipa il secondo, con espulsione, a Giatras, quando si è 59-67 a un minuto dall’ultima sosta. La partita ora si incattivisce, come è inevitabile, sarà indispensabile non perdere la testa, anche perché si è acceso tutto il palasport. All’ultimo intervallo si è 63-70.
L’ultimo rientro vede i greci nuovamente col coltello tra i denti, per la Segafredo si tratta di resistere nella bolgia. Paradossalmente, l’espulsione dell’allenatore, con la tensione che ne è derivata, ha mutato l’inerzia della gara, e a 7’26” dalla fine il Promitheas trova il pareggio, 70-70. I bolognesi provano a riallungare, ma i greci non muoiono mai, e quando mancano 3’17” potrebbero trovare il vantaggio, ma Tsairelis fa 0 su 2 ai liberi. Invece Taylor, fin qui non al massimo, inventa due tiri killer per il morale greco, con la Virtus che porta a casa una vittoria storica, come scrivevamo prima: 85-95. La squadra di Sacripanti ha evidenziato un carattere da grande squadra, riuscendo a domare un avversario di tutto rispetto su un campo infuocato. Bravi tutti i giocatori entrati in campo, con una citazione particolare per tanti momenti di Aradori (top scorer), l’utilità di un ottimo Qvale (16 punti e 12 rimbalzi), la personalità con cui Taylor ha affrontato il finale. Fra i greci, su tutti Gkikas, Saloustros e Tsairelis. Dieci punti di scarto sono un bel risultato anche per l’eventuale scontro diretto, e così si conclude come meglio non si poteva la trasferta fin qui più temuta in casa bianconera, prima di una sosta che durerà fino al 12 dicembre, col girone di ritorno che porterà i bolognesi in trasferta a Klaipeda contro il Neptunas
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