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La Virtus Segafredo sbanca Reggio Emilia e rifila un ventello alla Grissin Bon: 59 – 79

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GRISSIN BON REGGIO EMILIA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA      59 – 79                 (15-21; 31-40; 42-58)

Grissin Bon: Johnson-Odom 20, Fontecchio, Pardon 8, Candi 2, Poeta 5, Vojvoda 2, Infante n.e., Owens 6, Upshaw 4, Cipolla n.e., Diouf n.e., Mekel 12. All. Buscaglia  

Virtus Segafredo: Gaines 16, Deri, Pajola 4, Baldi Rossi 3, Markovic, Ricci 12, Delia 10, Cournooh, Hunter 16, Weems 10, Nikolic, Teodosic 8. All. Djordjevic

Arbitri: Baldini, Borgo, Belfiore

Tiri liberi: RE 11/14; BO 12/16

Falli: RE 17; BO 19

Rimbalzi: RE 33; BO 42

Tiri da 2: RE 21/43; BO 20/35

Tiri da 3: RE 2/19; BO 9/25

Le trasferte a Reggio Emilia da sempre rappresentano un problema particolare per la Virtus pallacanestro; di incoraggiante, per la Segafredo, è che la nuova gestione viene dalla vittoria dello scorso anno, dopo anni e anni di batoste ai bolognesi. Manca Gamble per Delia, in casa Virtus, e sarà da verificare la risposta dell’ultimo acquisto. In casa reggiana invece si cercherà di confermare il buon momento di forma che ha prodotto quattro successi di fila. Da controllare anche la condizione fisica dei bianconeri dopo la guerra infrasettimanale in Eurocup.

All’avvio si va coi quintetti Mekel, Johnson-Odom, Fontecchio, Upshaw, Owens la Grissin Bon, Markovic, Gaines, Weems, Ricci e Delia la Segafredo. Piro canestro, una tripla di Ricci; replica, non immediata, di Owens assistito da Fontecchio, poi assist dei suoi di Markovic per Delia. Il pivot argentino è molto coinvolto fin dall’inizio, e risponde anche bene, se si eccettua un errore banale da sotto, ma è soprattutto l’intensità di gioco bolognese che mette in difficoltà i reggiani, costretti al time out al quarto minuto sul 2-7. La Grissin Bon rientra con una difesa a zona che non spaventa la Virtus e i suoi tiratori, particolarmente Gaines, e nonostante le buone iniziative di Mekel dopo altri due minuti si va sul 7-16. A questo punto inizia il consueto cambio programmato dei giocatori sul campo, ma non muterebbe di tanto il distacco se a pochi secondi dalla sirena una incomprensione fra i bolognesi non lanciasse il contropiede di Candi per il -6: 15 – 21 alla prima sosta.

Caotica ripresa del secondo periodo, con Teo che non carbura e viene sostituito da Markovic. Inerzia ancora virtussina, fino al momento in cui un accenno di rissa dopo una palla contesa, dopo un paio di minuti, non produce un doppio tecnico per Markovic e Pardon, sul 15-25. La fiammata però si spegne e mancano 6’ circa all’intervallo quando Buscaglia chiede nuovamente time out: 17-29 dice il tabellone, ma il dominio bolognese pare ancora più evidente. Gaines insiste a sparacchiare, Delia converte da sotto gli assist che riceve, di là ci provano Mekel, Upshaw e Pardon a tenere botta e in definitiva ci riescono, almeno per quanto riguarda il parziale. Mezzo numero di Hunter sulla sirena, ed è 31-40 all’intervallo. Questa Virtus proprio non riesce ad ammazzare le gare, anche quando sembrerebbe dominare, mentre Reggio se vuole rientrare deve recuperare un’accettabile media dall’arco.

Si riparte da dove si era rimasti, con una penetrazione facile facile di Gaines, prima che si riaccendano veramente i giochi con Reggio che passando metà periodo giunge a -7, grazie soprattutto alle iniziative di Johnson-Odom, con risposta virtussina immediata: 40-51 al time out reggiano al 26°. Serve a poco, perché ora segna solo Bologna, con Ricci da tre e Hunter, sempre su ottimi assist. Sul campo ora si sentono quasi solo i tifosi bianconeri, con il tabellone che all’ultima sosta recita + 16 Virtus: 42-58.

La difesa della Segafredo è il primo segreto del vantaggio, ma se poi anche Pajola segna in terzo tempo “anguilloso” e subendo fallo, rimane poca speranza per i padroni di casa. A meno che in casa Virtus non si decida di riaprire tutto esagerando nella ricerca del passaggio miracoloso quanto pericoloso. L’aggressività del pressing reggiano procura qualche preoccupazione ai giocatori bolognesi, senza peraltro produrre risultati macroscopici, tanto che si scivola verso la fine con il divario che si amplia ulteriormente, con gli ultimi secondi concessi a Deri e Nikolic. Una tripla di Baldi Rossi e un’entrata di Poeta fissano il punteggio sul 59-79.

La difesa bolognese ha avuto decisamente la meglio su una Grissin Bon che ha visto almeno parzialmente disinnescato il terminale potenzialmente più pericoloso, Johnson-Odom (non ingannino i 20 punti segnati, importante il suo 1/6 da 3), con il solo Mekel tra i biancorossi confermatosi agli alti livelli delle ultime partite. La Segafredo continua invece imbattuta la sua cavalcata in campionato; oggi ha trovato anche un positivo Delia, oltre ad un grande Hunter assieme ad un ottimo Gaines, con gli altri di grandissimo supporto, ma ora l’attenzione sarà tutta per l’ostacolo Ulm, per non perdere terreno neppure in Europa.

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