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La Virtus Segafredo ritrova il ritmo in campionato e torna vittoriosa da Varese: 73 – 85

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OPENJOBMETIS VARESE – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA    73 – 85     (23-29; 39-53; 60-68)

Openjobmetis: Morse 2, Scola 23, De Nicolao 4, Jakovics 13, Ruzzier 4, Andersson 3, Strautins 9, Ferrero 5, Douglas 10, Virginio n.e., Librizzi n.e., Van Velsen n.e. All. Bulleri

Virtus Segafredo: Tessitori 2, Deri n.e., Abass 6, Pajola 5, Alibegovic 1, Markovic 4, Ricci 7, Adams 8, Hunter 12, Weems 6, Teodosic 21, Gamble 13. All. Djordjevic

Arbitri: Attard, Quarta, Boninsegna

Tiri liberi: VA 17/22; BO 14/16

Rimbalzi: VA 32; BO 47

Falli: VA 20; BO 22

Tiri da 2: VA 13/28; BO 25/44

Tiri da tre: VA 10/36; BO 7/25

La trasferta di Varese poteva rivelarsi trappola insidiosa per il morale della Virtus Segafredo, alla ricerca di un riscatto in campionato dopo una serie di infortuni mal digeriti da società e tifosi. Probabilmente però sono proprio i giocatori quelli che hanno ingoiato i rospi più indigesti, e oggi lo hanno dimostrato evidenziando una concentrazione “da coppa” per i primi venti minuti, in cui la partita ha preso un indirizzo decisamente favorevole, lasciando rientrare Varese nel secondo tempo, ma senza mostrare davvero mai paura, rispetto al risultato finale.

La cronaca della gara descrive, peraltro, una partita davvero divertente. Bologna comincia con Markovic, Adams, Weems, Ricci e Gamble; Ruzzier, Douglas, Andersson, Strautins e Scola è il quintetto di Varese. L’inizio è un po’ buffo; dopo un paio di belle azioni manovrate bianconere segue una fase di confusione con perse-rubate a vicenda, mentre cominciano a colpire i cecchini di Varese da lontano, cui prova a rispondere Adams. La Virtus macina gioco anche elegantemente, nonostante il parquet sembri una saponetta, Varese risponde a furia di bombe: 6/9 nel primo periodo. Dopo un po’ diventa quasi una gara del tiro da tre, con il quarto che termina 23-29.

La Virtus gioca proprio un bel basket, Varese sembra inesorabile da oltre l’arco, ma alla lunga non si può mantenere la media sopra il 60%, per cui inizia a scavarsi un solchetto sul tabellone, mentre Santeodosic delizia un po’ tutti con le magie che solo lui sa fare (anche se a volte forza più del necessario). Scola sta facendo il consueto partitone, ma all’intervallo il punteggio premia Bologna 39-53. Magari Bulleri potrebbe interrogarsi sull’intensità difensiva della propria squadra.

La partita continua ad essere divertente e tutt’altro che scontata, perché L’Openjobmetis punisce ogni attimo di rilassatezza dei virtussini e a metà periodo riporta il divario sotto la doppia cifra, dopo che si era raggiunto anche il +16 di differenza. Protagonisti un po’ tutti fra i bianconeri, a turno, con azioni da top ten, ma pure Varese si riavvicina con Scola fuori con tre falli nella seconda metà del quarto, complice in qualche misura un arbitraggio discutibile in diverse occasioni che aiutano ad invertire l’inerzia del gioco. All’ultima sosta si torna su di un quasi striminzito 60-68, con la Segafredo bloccata ad un parziale di 15 punti segnati, dopo il primo tempo stellare: per un po’ Varese si è come ricordata degli insegnamenti di Attilio Caja?

Jakovics segna la decima tripla per Varese e riporta i suoi a-5, 63-68, dopo un minuto dall’ultimo rientro. La Virtus si schioda dai 68 solo al 33°, con una bella schiacciata di Hunter. Ma Varese trova il -6, dopo un antisportivo virtussino che segue alcuni erroracci al tiro. Poi però è come se i bolognesi avessero deciso che fosse ora di smetterla di scherzare. Un paio di magate di Santeodosic sono la ciliegina sulla torta confezionata dai suoi compagni, Hunter, Gamble e Markovic in particolare, in questa fase, con Djordjevic che ha scelta di affidarsi totalmente ai suoi “pretoriani”. La partita finisce come era cominciata, azioni convulse, con batti e ribatti sotto canestro a risultato tuttavia ormai acquisito. Termina 73-85, con Gamble che totalizza un +27 in valutazione, grazie anche ai 12 rimbalzi e un 5/6 ai liberi che conferma i suoi progressi in questo fondamentale. La Virtus Segafredo è tornata a vincere in campionato: ma era in trasferta, è il parquet amico fin qui ad averla spaventata.

 

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