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La Virtus Segafredo abbatte il Buducnost alla Segafredo Arena: 87 – 65

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA –  BUDUCNOST VOLI PODGORICA  87 – 65    (26-14; 48-28; 68-47)

Virtus Segafredo: Tessitori 3, Deri n.e., Abass 3, Alibegovic 10, Markovic, Ricci 11, Adams 6, Belinelli 21, Hunter 13, Weems 10, Teodosic 8, Gamble 2. All. Djordjevic

Buducnost: Cobbs 15, Ivanovic 5, Ejim 5, Sehovic 2, D. Nikolic 3, Apic 1, Mitrovic 3, Della Valle 12, Z. Nikolic 2, Popovic 7, Reed 4, Zugic 6. All. Mijovic

Arbitri: Javor, Halliko, Udyanskyy

Tiri liberi: BO 17/20; BU 26/30

Rimbalzi: BO 30; BU 24

Falli: BO 27; BU 23

Tiri da 2: BO 17/29; BU 12/35

Tiri da tre: BO 12/26; BU 5/22

Una bella vittoria della Virtus Segafredo risponde alle inevitabili critiche giuntele dopo l’ennesimo stop casalingo in campionato. Questa sera la squadra di Djordjevic è apparsa assolutamente convincente, distruggendo, di fatto, un avversario di rango come il Buducnost, dando fra l’altro l’impressione di non aver voluto insistere più del necessario una volta raggiunta la certezza del risultato. Dopo un inizio clamoroso al tiro da tre, ha chiuso con un lusinghiero 46% abbondante, che risponde una volta per tutte a coloro che ritengono la specialità carente in casa bianconera.

Il quintetto bianconero è con Markovic, Belinelli, Weems, Ricci e Gamble; i montenegrini rispondono con Cobbs, Della Valle, D. Nikolic, Ejim e Reed. La partenza è al rallenty, ma letteralmente, perché gli arbitri devono ricorrere all’instant replay dopo nemmeno 2 secondi dall’inizio per un problema al tavolo. Poi, una tripla dietro l’altra e un bel contropiede virtussino. Dopo di che arriva un brutto errore in contropiede di Ricci, mentre i bianchi di Mijovic non mollano alcunché. Ma le palle che distribuisce Markovic sono meravigliose e la Virtus cresce progressivamente in difesa per cui prima giunge un +13 e alla sosta è 26-14.

Al 12° minuto il Buducnost deve chiedere time out, perché il divario è arrivato a 18. Decisamente, il miglior avvio di partita della stagione per la Virtus. Molto buono l’apporto anche della panchina. L’intensità della gara costa a Ejim una espulsione per doppio tecnico, ma gli arbitri a questo punto perdono un poco il controllo, con il solito rischio di fare incattivire la gara, con il tabellone che comunque alla sosta lunga indica un del tutto inatteso, alla vigilia, +20, 48-28. Buducnost frastornato, Segafredo in totale controllo, che gioca e si diverte.

Ad inizio ripresa invece la Virtus si presenta con tutt’altro piglio. La sosta più che tonificante pare essere stata soporifera. Di là, invece, entra in partita Della Valle, fin qui un fantasma, a supporto di Cobbs, il solo fra i bianchi finora incisivo. Peraltro, un paio di ottimi assist di Teodosic e Gamble e qualche tripla a segno permettono ai bolognesi di tenere distanti gli avversari, con un andamento routinario del periodo che tenderebbe a dichiarare finita la partita. All’ultima sosta è +21, 68-47.

L’ultimo quarto è un lento e abbastanza farraginoso avvicinamento alla sirena finale. Più che lecito, per una squadra che continua in ogni caso a difendere e tiene il Buducnost a una quindicina circa di punti in meno rispetto a quelli che segna di solito. Sembrando quasi in ciabatte, Belinelli alla fine ha segnato i suoi 21 punti: è davvero di un’altra categoria. Tutta la squadra, peraltro, si è dimostrata perfettamente in sintonia con l’impegno, come è poi sempre stato fin qui in Eurocup. Finisce 87-65, anche lo scarto abbondante potrebbe avere un peso, alla fine, e così le nubi che qualcuno vedeva apparire sul cielo bolognese per questa sera si sono totalmente dissolte.

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