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La Virtus Segafredo sbanca il Mediolanum con un 77-83 all’Armani

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A|X ARMANI EXCHANGE MILANO –  VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA  77 – 83  (19-23; 39-48; 53-67)

A|X Armano Exchange: Punter 12 , Leday 16, Moraschini, Rodriguez 16, Biligha 1, Cinciarini n.e., Delaney 1, Shields 7, Brooks 2, Hines 7, Datome 15, Wojciechowski n.e.. All. Messina

Virtus Segafredo: Belinelli 9, Pajola, Alibegovic 7, Markovic 7, Ricci 8, Adams n.e., Hunter 2, Weems 15, Nikolic n.e., Teodosic 19, Gamble 8, Abass 8. All. Djordjevic

Arbitri: Sahin, Lo Guzzo, Giovannetti

Tiri liberi: MI  29/35; BO 15ì4/18

Falli: MI  23; BO 6

Rimbalzi: MI  36; BO 36

Tiri da 2: MI  12/28; BO 21/34

Tiri da 3: MI  8/32; BO 9/26

La Virtus Segafredo sbanca il Mediolanum Forum dando all’Armani di Messina una lezione di basket. Con grandissima intensità difensiva e un attacco a tratti bellissimo per come riesce a far girare la palla ha strappato il primo punto in una serie ancora tutta da giocare: Ha, insomma, sfruttato al meglio la serenità di chi si è potuto approcciare alla partita senza nulla da perdere. Bravi tutti i bolognesi, ovviamente con SanTeodosic sugli scudi, mentre tra i rossi dell’Armani hanno latitato per lunghi tratti giocatori fondamentali come Shields, Delaney e Rodriguez, anche se quest’ultimo poi stava per far vincere la squadra in un ultimo quarto da urlo.

In campo inizialmente sono Markovic, Belinelli, Weems, Ricci e Gamble per la Virtus, Delaney, Shields, Datome, Leday e Hines per l’Armani. L’avvio è un po’ shoccante per le Vu Nere, che non vedono alcuna luce e subiscono con una certa arrendevolezza uno 6-0 che potrebbe essere ferale, per come è giunto. Viceversa, giunge la reazione di chi vorrebbe dimostrare di non sentire la paura e arriva addirittura un controparziale di 7-0. Tant’è che Messina chiama un time out al 6° minuto quando si è sull’8-11. Da qui partono anche le prime rotazioni milanesi, e Punter punisce poco dopo col più classico dei tiri da 4; dopo di che, pure Bologna dà il via ai suoi cambi, che difatti portano alla ribalta Teodosic, il quale, fra l’altro, costringe proprio Punter al secondo fallo. Fatto sta che arriva un 13-20 difficilmente pronosticabile, dopo i primi minuti. Un paio di minuti di confusione difensiva dei bolognesi permette all’Armani di riavvicinarsi, ma Ricci con una tripla quasi sulla sirena fissa il risultato del primo quarto sul 19-23.

Pajola e la sua intensità sono i protagonisti al riavvio, mentre gira magicamente la palla dei virtussini. Il loro segreto, peraltro, è la difesa che sta stordendo i milanesi. Infatti, come esce Pajola l’Armani si risveglia, per quanto il distacco rimanga per un po’ in doppia cifra. Sarebbe irreale mantenere i ritmi di inizio periodo, per cui con l’esperienza di Datome e Leday, in particolare, Milano si riavvicina. Al 17° arriva il terzo fallo di Hines, subito prima di quello di Ricci, anche se gli arbitri fischiano con una imprevedibilità sconcertante che punisce peraltro con maggiore evidenza la squadra ospite. Belinelli entra in ritmo al tiro e la Segafredo può permettersi di andare al riposo sul +9, dopo aver toccato il +14: 39-48. Ah, per adesso come assist siamo 17 a 6 per la Virtus…

Non è una buona notizia il terzo fallo commesso da Gamble, tra l’altro su tiro da 3 di Punter, per quanto l’arbitraggio scelga cosa fischiare con imbarazzante imponderabilità, facendo imbufalire panchine e tifosi di entrambe le parti. Dopo due minuti e mezzo Messina chiama time out sul punteggio di 42-59, la Virtus è davvero convincente ma non deve commettere l’errore di sentirsi troppo bella e calare di intensità, se vuole continuare così. Punter, Datome e Leday sono i più pericolosi dei milanesi, Markovic e Abass colpiscono per le Vu Nere e poi la battaglia si fa sempre più dura. Un capolavoro di Rodriguez a Hines comunque fissa sul +14 bolognese (dopo essere arrivati al +18) l’ultima sosta: 53-67.

Hines ricomincia con un altro capolavoro che dà grande ossigeno ai suoi, SanTeo replica da tre per dimostrare che non ci sta. Poi una stoppata di Hines a Weems e la successiva tripla di Rodriguez provano a riaprire definitivamente la gara. Milano ci crede, trascinata da un Rodriguez ridestatosi con spaventosa efficacia, come suo solito. A 7’ dalla fine il divario torna sotto la doppia cifra, anche perché la Segafredo ha smarrito la concentrazione che fin qui aveva caratterizzato la sua partita e soprattutto l’energia. A 5’10” dalla fine Punter dà il -4, una persa a metà campo di Teodosic, che provoca la schiacciata di Leday, il -2 che fa esplodere il Forum. Invece la Segafredo reagisce con una personalità strepitosa e ricaccia indietro i milanesi che commettono qualche errore di troppo ma soprattutto devono inchinarsi alla più bella Virtus dell’anno, direi anche dell’ultimo ventennio. Finisce 77-83: se tiene gli avversari sotto gli 80 punti la squadra di Djordjevic è difficilissimo che perda. Un bel segnale per il prosieguo della serie.

 

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