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Vittoria con il brivido per la Virtus Segafredo che batte Trento 95-88

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 95-88  (21-11; 47-35; 70-62;  82-82)

Virtus Segafredo: Tessitori 6, Cordinier 9,  Mannion 7, Pajola 7, Alibegovic 2, Hervey 7, Ruzzier n.e., Shengelia 19, Hackett 10, Sampson 8, Weems 14, Teodosic 6. All. Scariolo

Dolomiti Energia Trentino: Johnson 10, Bradford 16, Williams 14, Reynolds 19, Conti 2, Morina n.e, Forray 3, Flaccadori 20, Mezzanotte 8, Dell’Anna n.e, Ladurner 1, Caroline 1. All: Molin

Arbitri: Attard, Grigioni, Borgo

Tiri liberi: BO 12/22; TN 11/18

Falli: BO 18; TN 23

Rimbalzi: BO 46; TN 30

Tiri da 2: BO 28/47; TN 21/49

Tiri da 3: BO 9/25; TN 11/31

La palla a due viene alzata e le due squadre decidono subito di giocare con aggressività soprattutto in difesa. Al canestro di Johnson risponde subito uno dei migliori giocatori della Virtus in questo periodo ovvero Isaia Cordinier che pareggia subito sul 2-2. Come spesso è accaduto durante la stagione, poi, le Vu Nere provano a sfondare la difesa trentina con le iniziative del duo composto da Shengelia e Sampson ed il risultato è ottimo perché la Dolomiti Energia fatica a trovare soluzioni per fermare i numeri 21 e 25 della Segafredo. Il bel gioco offensivo messo in campo dalla Virtus, però, non dà modo alla formazione di coach Scariolo di scappare via perché Trento, sfruttando le buone percentuali nel tiro da tre punti, riesce a rimanere a contatto. Il primo vero tentativo di fuga della Virtus c’è nel finale del primo quarto, momento in cui la difesa molto aggressiva bianconera manda in crisi la squadra di coach Molin. In questa situazione favorevole, la Segafredo, nonostante le numerose palle perse, riesce ad allungare andando al primo break in vantaggio 21-11.

Il secondo quarto comincia proprio come il primo ovvero con Cordinier che semina il panico nella metà campo difensiva di Trento. Le giocate del giocatore francese, infatti, portano la Virtus sul momentaneo più quattordici (25-11) e Lele Molin, non contento dell’approccio dei suoi giocatori, ferma subito la partita. Il time out chiamato dal coach trentino, però, non rompe il ritmo della Segafredo che sfrutta l’ottimo momento di Alessandro Pajola per allungare ancora toccando i diciassette punti di vantaggio. In un momento di deconcentrazione della Virtus, la Dolomiti Energia piazza un mini parziale che la riporta sotto la doppia cifra di svantaggio facendo arrabbiare e non poco coach Scariolo che chiama time out. Il mini break porta gli effetti sperati perché Weems e compagni, con pazienza, tornano a segnare in attacco con anche Nico Mannion, protagonista di alcune penetrazioni nel cuore della difesa trentina. Il primo tempo si chiude con la Virtus sopra nel punteggio per 47-35.

Al rientro in campo si assiste ad un botta e risposta tra le due squadre che, di fatto, non cambia la situazione favorevole alla Virtus. Coach Scariolo, però, non essendo pienamente soddisfatto del gioco della sua squadra rimette in campo Pajola ma perde Cordinier che esce dal campo per un apparente problema fisico. La partita va avanti a singhiozzo e il capo allenatore bianconero decide di chiamare un time out per riordinare le idee dei suoi giocatori. Nel momento di massima difficoltà della Segafredo, Trento si affida alle giocate del suo leader, Diego Flaccadori, che riporta la formazione trentina ad un solo punto di distanza. Con qualche iniziativa personale di Teodosic, però, le Vu Nere riescono a non far completare la rimonta all’avversario che nell’ultimo minuto subisce un mini parziale che dà modo alla Virtus di andare all’ultimo break sul 70-62.

Nel quarto periodo c’è un ultimo tentativo di rimonta della Dolomiti Energia che, come nel primo quarto, prova a sfruttare il tiro da tre punti per avvicinarsi ulteriormente alla Virtus. Nel momento di massimo sforzo della squadra di coach Molin, Scariolo rimanda in campo Sampson, Hackett e Shengelia che rimettono un po’ di ordine in campo. A non dare modo alla Virtus di chiudere la partita, però, sono i diversi errori ai liberi che rischiano di costare caro a fine partita. Si entra negli ultimi due minuti e mezzo di gioco con il punteggio che dice 82-75 in favore Virtus ed i due coach, consapevoli dell’importanza di questi ultimi possessi, mettono in campo i migliori giocatori che hanno a disposizione. I tanti, troppi, errori delle Vu Nere danno modo a Trento di pareggiare i conti ad un minuto e mezzo dalla fine. Tutto questo fa arrabbiare Scariolo che prova a scuotere la sua squadra con un altro time out. Il finale è molto confusionario e nessuna delle due squadre riesce a segnare il canestro della vittoria. La partita, dunque, va all’overtime!

Nei cinque minuti extra che le due formazioni si trovano a dover giocare, esce fuori il talento dei singoli. Oltre ad una difesa tornata più aggressiva, infatti, le Vu Nere spingono sull’acceleratore in attacco tornando momentaneamente in vantaggio di tre punti. La sfida, però, è tutt’altro che finita perché Flaccadori e compagni non mollano. La tripla di Hackett del 93-87, seguita dal canestro di Shengelia, fa esplodere la Segafredo Arena. Grazie a questi due canestri, infatti la Virtus torna in vantaggio di otto punti. Al suono della sirena finale possono esultare Weems e compagni che, con sofferenza, portano a casa una vittoria importante grazie alla quale consolidano il primo posto in classifica.

 

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