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Zandalasini: «Ai piani alti hanno mollato su di noi. Avrei voluto vincere l’Eurolega a Bologna»

Cecilia Zandalasini in un’intervista racconta come ha vissuto la chiusura della Virtus femminile e le ambizioni legate alla nazionale

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Virtus Segafredo Bologna
Cecilia Zandalasini (©Virtus Segafredo Bologna)

Risale a circa un mese fa il post su Instagram pubblicato da Cecilia Zandalasini dove, con parole amarissime, la più forte giocatrice italiana in attività criticava duramente la decisione di chiudere baracca e burattini della Virtus Bologna femminile. Un fulmine a ciel sereno, una mazzata clamorosa per Basket City e per tutto il movimento della pallacanestro “rosa” italiana. Una chiusura che fa ancora più scalpore pensando al prossimo europeo femminile, che si svolgerà la prossima estate proprio sotto alle Due Torri. 

Giorgia Bernardini ha intervistato su UltimoUomo Cecilia Zandalasini: un’intervista che tocca tutti gli aspetti di questa torbida vicenda, che mette perfettamente in luce il punto di vista di un’atleta che, di punto in bianco, ha visto chiudere una delle realtà apparentemente più floride del panorama cestistico femminile. Una Lega che non è in grado, secondo Zandalasini, di reggere il confronto con altre, che da anni nasconde sotto alla sabbia problemi alla luce del sole. Di seguito, un piccolo estratto delle parole della numero 24 ex Virtus Bologna.

Le parole di Cecilia Zandalasini a UltimoUomo

Sulla chiusura della Virtus Bologna: «A stagione in corso avevo firmato un prolungamento di contratto fino al 2026, a Bologna mi trovavo bene. Era una squadra con un bel progetto, o almeno così mi era stato raccontato. Volevano fare le cose in grande, ma comunque con le tempistiche giuste, proprio perché era una squadra nuova. Passo dopo passo si provava a crescere insieme, tant’è che da quando sono arrivata io siamo riuscite a fare due finali scudetto, abbiamo vinto una Supercoppa, insomma sembrava che stagione dopo stagione si riuscisse comunque a fare bene. Abbiamo anche portato l’Eurolega a Bologna e quindi era un bel contesto in cui stare. Io stavo bene, avevo trovato i miei equilibri e così avevo accettato questo prolungamento».

«Non lo so bene cosa sia successo. Avendo una squadra maschile così trainante, la conseguenza è che quella femminile, come in tante altre realtà, è un po’ messa in secondo piano. Ma in realtà non è stato neanche il problema principale. Credo che i piani alti a un certo punto abbiano un po’ mollato su di noi, che non avessero troppa fiducia. Noi non abbiamo fatto una grandissima stagione e di questo io mi prendo le mie responsabilità, come credo di essermele sempre prese. Per una squadra com’era la nostra ci stava di uscire in Eurolega. Non arrivare né in finale di di Coppa Italia né in semifinale Scudetto è stato un grande buco nell’acqua. Sicuramente le principali responsabili siamo noi, insieme allo staff tecnico, tutte le componenti che scendono in campo. Cosa sia successo da lì al mese successivo, non lo so».

Zandalasini: «Non ho mai apprezzato il lavoro dell’LBF»

Sulla Lega Basket Femminile: «Il movimento del basket italiano, al di là di quello interno alla Virtus, al momento secondo me ha poco margine di crescita. La Lega Basket Femminile mi odierà forse, ma non ho mai apprezzato il lavoro che fanno per spingere quello che è il movimento. Sono loro che sono a capo del campionato e secondo me ci sono troppe cose che non vanno. Ci sono tante altre cose organizzate male, che non hanno mai funzionato. Ma non sono solo io a dirlo. Mi è capitato di parlare spesso con altre ai raduni in Nazionale, quindi giocatrici della Reyer, di Schio, e c’erano lamentele per quanto riguarda la gestione del nostro campionato».

«Ora è anche sparita anche una squadra competitiva come la Virtus e io devo andare via dall’Italia. C’è Schio, c’è Venezia e ci saranno sicuramente altre realtà che cresceranno, però diciamo che negli anni a venire non vedo grandi svolte per quanto riguarda il nostro campionato. Ed è un po’ un peccato. Sicuramente il fatto che il campionato italiano perda una giocatrice come me credo non sia una bella mossa per il movimento in generale. Quindi era un po’ più rivolto a quello il mio pensiero». La fuoriclasse ex capitana Virtus, infatti, l’anno prossimo giocherà al Galatasaray, squadra turca. Zandalasini conosce bene la Turchia, dato che si è anche levata la soddisfazione di vincere l’Eurolega con il Fenerbahce giusto qualche anno fa.

Bologna pronta a ospitare l’Europeo nel 2025

Sulla Nazionale e sull’Europeo della prossima estate: «Avremo gli Europei in casa e il girone sarà a Bologna. L’obiettivo rimane quello di riuscire finalmente a raggiungere i quarti e magari arrivare tra le prime sei, per poi andare a fare i pre-Mondiali, visto che ci saranno i Mondiali nel 2026. Poi se andremo a medaglia o no mi sembra un po’ troppo presto per dirlo. Gli Europei sono dei campionati veramente competitivi, forse la gente non lo sa, non se ne accorge, ma già fa riflettere che il Belgio abbia vinto l’ultima edizione. C’è gente che magari non sa neanche dov’è il Belgio e invece hanno fatto un lavoro di costruzione incredibile negli ultimi sei anni. Saranno stati anche fortunati ad avere quelle tre, quattro giocatrici che son nate tutte nello stesso decennio, tutto quello che vuoi, però tanto di cappello a quello che han fatto».

«Prima che chiudesse la Virtus il mio sogno immenso della vita era vincere un’Eurolega a Bologna. Adesso non lo so. Ora le cose di massima aspirazione sono sempre legate alla Nazionale, che è anche il motivo per il quale poi ci sono sempre le delusioni più grandi. Vorrei fare molto bene a questo Europeo, riuscire a giocare in altre competizioni che siano i Mondiali, che siano le Olimpiadi. A livello personale non dico di aver perso ambizione, perché non sono una persona che perde ambizione, però col passare degli anni inevitabilmente è come se quasi cambiassero le tue priorità di vita. La pallacanestro è il mio lavoro e non c’è mai un giorno in cui mi sveglio e dico che non ho voglia di farlo. Ma essendo sempre stata una vita in viaggio, una vita lontana da tutti, crescendo, secondo me, mi sto un po’ ridimensionando da quel punto di vista, se ha senso».

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1 Commento

1 Commento

  1. Bruno Capitelli

    7 Settembre 2024 at 20:00

    ha detto bene, non hanno raggiunto nessun obiettivo che era sicuramente alla loro portata , mi spiace non dica quanto sia costata in questi anni la squadra femminile senza vincete nulla! si faccia un esame di coscienza e se ne vada a giocare in altre squadre spero per lei che abbia piu successo di quello che ha avuto a Bologna ricordo che era la piu pagata della rosa e non ha dato niente

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