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Bologna

1000CUORIROSSOBLU: Ciao Niccolò ,noi ti ricordiamo sempre!!!! – 9 feb.-

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PER NON DIMENTICARE MAI!

 

9 febbraio 2001
Niccolò Galli

 

La tragedia di Niccolò

«Mi chiamo Niccolò Galli, sono un giocatore del Bologna», ha detto quando si è rialzato dall’ asfalto bagnato con l’ aiuto di altri automobilisti. Parlava, non sembrava grave e invece poco dopo il giovane diciassettenne, speranza del Bologna e della Nazionale, ha perso coscienza. Sull’ ambulanza del 118 subito arrivata hanno cercato di rianimarlo, poi la corsa al Maggiore dove ha finito di vivere in sala operatoria. Il difensore rossoblù, figlio di Giovanni Galli ex portiere della Fiorentina, del Milan e della Nazionale, è morto ieri sera sul ponte della ferrovia che porta a Casteldebole. Era sul suo Aprilia Gulliver, che usava per tornare all’ appartamento messo a disposizione della società a Borgo Panigale, dove viveva con un compagno della Primavera. Il Bologna gli aveva concesso la deroga per usarlo, il ciclomotore: era minorenne e non avrebbe potuto spostarsi agevolmente in città con altri mezzi. L’ incidente è avvenuto al termine dell’ allenamento pomeridiano della prima squadra. Niccolò Galli ha lasciato la borsa negli spogliatoi di Casteldebole, ha salutato i compagni, si è infilato il casco ed è salito sullo scooter. Dopo poche centinaia di metri ecco il ponte di via Casteldebole, sotto i palazzoni del borgo prima del Matis. È già buio e piove. Lo scooter passa sopra la tangenziale e qualche secondo dopo sta per superare la seconda parte del ponte sopra la ferrovia. Ma qui succede la tragedia. Galli finisce contro il guard rail che delimita il passaggio per i pedoni. È un guard rail già danneggiato da un altro incidente e mai riparato: il primo elemento verticale di sostegno è piegato a terra, l’ elemento orizzontale rotondeggiante non c’ è più. Il guard rail non è segnalato da catarifrangenti e sporge invece un tubo scoperto sul quale finisce il giocatore, colpito all’ addome. Non ci sono segnali di frenata e le ipotesi sono due: o Galli non ha visto, anche per la scarsa visibilità, il guard rail nella semicurva, oppure ha perso il controllo del motorino. Ma, come hanno rilevato i vigili nel loro rapporto, il motorino potrebbe essere stato sbalzato di lato quando la ruota anteriore è finita in un avvallamento dell’ asfalto. All’ ospedale scene di disperazione. Sono arrivati i giocatori della prima squadra, i ragazzi della Primavera coetanei di Galli, il medico dottor Nanni, i dirigenti del Bologna e il padre Giovanni con la madre.

Da Repubblica del 10 febbraio 2001  

   

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