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5 cose da sapere sul Genoa – 28 set
Sabato sfida per fare il salto di qualità, quello che l’anno scorso è mancato ogni qualvolta riuscivamo a mettere in fila qualche risultato positivo.
Ad oggi abbiamo una striscia aperta di 1 pareggio e 1 vittoria, niente di che, ma quello che colpisce di più sono le prestazioni, sempre convincenti e che promettono molto bene per il futuro.
Sabato alle ore 20:45 sfideremo al Ferraris il Genoa di Juric, una squadra che non è partita benissimo in questa prima fase di campionato. Per sapere di più sui nostri prossimi avversari, ecco le 5 cose da sapere sul Genoa.
1. Trend delle ultime partite.
I rossoblu di Genova sono fermi al terzultimo posto con appena 2 punti all’attivo, conquistati contro Sassuolo e Chievo. Del resto solo sconfitte contro Juventus, Udinese, Lazio e Inter.
C’è da dire, nonostante i pochissimi punti in classifica, che la squadra ha sempre lottato ogni volta che è scesa in campo, soprattutto contro le grandi, che hanno faticato e non poco per portare via la vittoria ai ragazzi di Juric. Nell’ultimo match ad esempio l’Inter ha sbloccato la sfida all’87° su azione da calcio d’angolo.
2. L’allenatore.
Ivan Juric è la creatura di uno degli allenatori più amati sotto la lanterna: cioè Gian Piero Gasperini. Il croato ha iniziato con il grifone nelle file della Primavera, ai tempi guidata da Sidio Corradi. In seguito, dopo aver frequentato il corso per allenatori di seconda categoria, è stato l’assistente tecnico proprio di Gasperini all’Inter. L’avventura con i nerazzuri non è stata delle migliori, così come quella al Palermo, dove l’accoppiata Gasperini-Juric continuava ad essere inscindibile.
Nel 2013 però Ivan esce dallo staff dell’attuale allenatore dell’Atalanta, e diventa prima allenatore della primavera del Genoa, poi firma con il Mantova il Lega Pro.
La svolta della sua carriera però avviene a Crotone, portando i calabresi alla storica promozione in Serie A. L’estate successiva firma ancora per il Genoa, questa volta come primo allenatore, per poi venire esonerato il 19 febbraio di quest’anno a favore di Mandorlini. Quest’ultimo però non compie un bel lavoro, quindi il 10 aprile Juric viene richiamato e centra la salvezza con appena una giornata d’anticipo
3. Squalificati e infortunati.
Oltre ai lungodegenti Spolli e Lapadula, sabato sera mancheranno anche Laxalt e molto probabilmente Miguel Veloso. Il primo è uscito anzitempo dalla sfida contro l’Inter per un fastidio al ginocchio, mentre il centrocampista sta cercando di recuperare da un problema muscolare.
Oltre ai tanti infortuni, Juric dovrà fare a meno di Omeonga e Taarabt, espulsi contro i nerazzurri.
4. Attenzione a…
Pietro Pellegri.
Fin dalle giovanili tutti dicevano che sarebbe diventato un fenomeno, ed ecco che Pietro è arrivato nel calcio che conta per dimostrarlo. L’attaccante è diventato il più giovane giocatore della storia ad esordire in Serie A, a 15 anni e 280 giorni, nella sfida tra Torino e Genoa. La parte più bella della sua storia però è il suo esordio da titolare, in un Olimpico di Roma vestito a festa per omaggiare l’addio di Totti, ma che si è visto un baby fenomeno siglare la rete del momentaneo vantaggio. A quei tempi Pellegri aveva 16 anni e 72 giorni…mica male!
Pellegri è la classica prima punta con il fiuto del gol. Contro la Lazio, in cui Pietro ha segnato la sua prima doppietta, ha messo in mostra il suo istinto killer sottoporta. Occhio al 64!
Goran Pandev.
L’attaccante macedone sabato giocherà a sostegno del giocatore sopracitato, e lo farà nel suo solito modo: scordinato, forse non bello da vedere, ma assolutamente efficace.
Goran è il classico giocatore che dove lo metti sta, e fa la sua parte. Le cose migliori le ha fatte vedere ovviamente nell’Inter di Mourinho, dove svolgeva il ruolo del tuttocampista in pratica, ma il suo fiuto e la sua furbizia potrebbero far male ancora oggi.
5. La probabile formazione di sabato.
(3-4-2-1): Perin; Biraschi, Rossettini, Zukanovic; Rosi, Bertolacci, Cofie, Migliore; Ricci, Pandev; Pellegri.
(Fonte immagine: Gazzetta.it)
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