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5 cose da sapere sul Napoli – 26 gen

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Domenica sfida proibitiva contro i partenopei di Maurizio Sarri: una squadra che sta acquisendo sempre più consapevolezza partita dopo partita. Batterli o portare fuori dal San Paolo almeno un punto sarà un’impresa praticamente impossibile, ma bisogna andare per provare a fare qualcosa di interessante.

Per conoscere meglio il nostro prossimo avversario, capendo quali sono i loro punti di forza, ecco le 5 cose da sapere sul Napoli.

1. Il trend delle ultime partite.

Dopo un momento di difficoltà iniziato con la sconfitta con la Juve in casa, l’uscita dalla Champions, il pari contro la Fiorentina e l’uscita dalla Coppa Italia a favore dell’Atalanta, il Napoli ha saputo solo vincere. E’ in striscia vincente da 5 partite, e l’ultima, proprio contro i bergamaschi ha dato ancora più fiducia all’ambiente, che diventa sempre più consapevole. 

2. L’allenatore. 

Maurizio Sarri, nato a Napoli ma cresciuto a Faella, comune di Castelfranco Piandiscò, in provincia di Arezzo, è uno dei pochi allenatori in Italia che ha fatto veramente la gavetta partendo dal basso. 
Inizialmente si divide la giornata tra il lavoro in banca e il campo, poi nel ’99, quando era alla guida del Tolego, ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla carriera da allenatore, e visto com’è andata la storia, ha fatto decisamente bene.
Senza stare qui a ricordare tutti i passaggi, il salto di qualità lo ha fatto allenando l’Empoli, in cui ha guadagnato la promozione in Serie A al secondo anno di gestione. In massima serie con i toscani si è fatto ammirare da tutti per il suo gioco palla a terra, e il suo pressing organizzato. 
Nell’estate del 2015, molte “big” mettono gli occhi su Maurizio, che alla fine sceglie Napoli. 

Il primo anno conquista il record di punti in Serie A della società partenopea (82), migliorandosi l’anno dopo arrivando addirittura a 86, ma paradossalmente posizionandosi più indietro dell’anno precedente. 
Con Sarri vince sempre il bel gioco, ora i tifosi azzurri aspettano anche i risultati.

3. Squalificati e infortunati.

Ovviamente non ci saranno i lungodegenti Ghoulam e Milik. I due sono ancora alle prese con problemi al ginocchio e dovrebbero rientrare per metà febbraio. Oltre a loro Albiol non è al meglio, anche se dovrebbe partire da titolare. 
Nessuno squalificato.

4. Attenzione a…

Per il Napoli ho scelto di non premiare i singoli, ma il gruppo, individuando due terzetti terribili per gli avversari. 

La catena di sinistra. 

Mi riferisco al terzino, alla mezz’ala e all’esterno alto, o più precisamente a Mario Rui, Hamsik e Insigne. 
Questo terzetto funziona sempre a meraviglia, grazie a movimenti collaudati e precisi, che consentono una fase offensiva sempre di altissimo livello. Ovviamente con Ghoulam il tasso tecnico e fisico era maggiore, ma anche il terzino ex Empoli si sta comportando bene.
Non si sa mai chi dei tre andrà in profondità o passerà la palla, perchè potrebbe muoversi nello spazio Insigne sfruttando il passaggio di Hamsik, o potrebbe muoversi quest’ultimo tra terzino e centrale, sfruttando la posizione di Mario Rui ecc. ecc. 

Insomma…fermarli è dura.

Il tridente leggero.

Nato quasi per caso, dopo l’infortunio di Milik, il trio Insigne-Mertens-Callejon sta dominando ogni difesa. Insieme sono migliorati a dismisura: Insigne lo scorso anno ha fatto registrare 18 gol e 9 assist; Callejon ha segnato 14 volte, e ha servito 12 assist; mentre Mertens è stato capace di segnare 34 gol in stagione (28 in campionato). Quest’anno il belga sta segnando con meno continuità, ma è già a quota 11 e si è sbloccato domenica scorsa segnando la rete decisiva contro l’Atalanta. 

Numeri pazzeschi per un tridente che sta insieme perfettamente.

5. La probabile formazione.

Domenica sera Maurizio Sarri si dovrebbe affidare a questo 11:

Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.

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