Bologna FC
A parti invertite con Enrico Ciaccio
Oggi Vi presentiamo un personaggio ormai famoso all’interno delle Televisioni locali, ma che ad oggi è un condensato di simpatia, tifo rossoblù , grande capacità nel condurre trasmissioni come “442” e naturalmente sostenitore del Nostro sito 1000cuorirossoblù.
Un buon passato da calciatore, una dote innata per il dialogo e grande capacità di approccio, è da due anni conduttore della trasmissione di telestudio “442”, insieme alla ormai per Noi nota Valentina Cristiani e al mister dei giovani Alessandro Barbacini.
Il suo format televisivo prevede ospiti in studio, che spaziano dal mondo sportivo al mondo dell’intrattenimento musicale, ex calciatori con i quali fa tutto rigorosamente senza scaletta.
Gag continue che si alternano con consumate domande di profilo tecnico, perché Enrico Ciaccio oltre che avere nel DNA questa dote di grande intrattenitore e’ anche ottimo conoscitore di calcio dove riesce a cogliere anche le più banali sfacettature.
Fatta questa doverosa premessa iniziamo a conoscere meglio Enrico:
1000CUORI: Come nasce Enrico Ciaccio uomo televisivo?
CIACCIO:Enrico Ciaccio e’ una persona comune come tante altre, forse un po’ più bizzarra e fantasiosa, grande tifoso di calcio e del Bologna, ma essendo grande conoscitore del calcio dilettanti; facevo delle comparse in varie trasmissioni locali come opinionista, anche perché ho fatto parte del team Maifredi a “Quelli che il calcio” e da li’ mi sono introdotto diciamo così nell’ambiente radio/televisivo.
1000CUORI: Ciaccio Enrico anche giocatore di calcio vero?
CIACCIO: A livello di dilettanti, ma ho giocato sempre in squadre della regione e ovunque sono andato, da Montese a Gaggio Montano fino a Castelvetro, non ho mai capito se sono diventato un idolo locale per le qualità tecniche o per altre doti.
Poi come già detto con Mister Maifredi a “Quelli che il calcio ” simulando i gol appena fatti, diciamo ho esteso gli orizzonti venendo a contatto con tante celebrità come Rizzitelli, Boranga, Pellegrini, Bianchi, Domini e le due icone bolognesi Fabio Poli e il mitico Villa coi quali per 5 anni abbiamo girato l’italia divertendoci e facendo anche tanta beneficenza.
1000CUORI: Parliamo del Bologna; vista la classifica quale cessione per te stiamo pagando di piu?
CIACCIO: Credo che quasi tutte cessioni siano state dolorose, anche perché come dice il detto lasciare la vecchia via per quella nuova ha dimostrato di non pagare, essendo arrivati quest’anno giocatori meno validi dal punto di vista sportivo di quelli che hanno lasciato, ma credo la mancanza di un portiere come Gillet che dava sicurezza a tutto il reparto e la tecnica di ramirez siano i rimpianti più grandi.
1000CUORI: Avrai conosciuto tantissimi giocatori quale e’ quello che più ti divertiva e che trasmetteva più simpatia?
CIACCIO: Eraldo Pecci, un amico vero dalla battuta sempre pronta, un romagnolo che sprigiona gag e battute ogni istante. Un vero personaggio anche fuori dal campo, ma anche Angelo Castronaro in fatto di ilarità e’ un vero e proprio trascinatore.
1000CUORI: Ora da esperto di calcio, vorrei spiegassi a noi “comuni mortali” come si legge una partita di calcio , perché e’ difficile con due occhi seguire 22 giocatori.
CIACCIO: Domanda molto interessante e che trovo molto pertinente, perché spesso si fanno elogi o critiche dove ci si basa sul risultato senza fare magari un analisi tecnica più attenta che ti dirò non e’ poi così semplice.
A me personalmente la prima cosa che risalta e’ l’approccio, il piglio come si dice in gergo, perché senza la voglia, la grinta difficilmente fai risultato e di solito se sbagli quello inizialmente perdi partita perché è’ quasi impossibile ritrovarlo a partita in corso.
Il Mister, che in questo e’ importantissimo, deve trasmettere per tutta la settimana idee che poi la squadra deve esprimere, altrimenti significa che c’è poco feeling tra le componenti.
Dopo tutto questo poi contano i numeri, le posizioni, ma rimane fondamentale la voglia e la fluidità di manovra che sono sempre sintomo di buone prestazioni.
1000CUORI: Raccontaci il tifoso Enrico Ciaccio
CIACCIO: Sono figlio d’arte, perché mio padre giocava nel Bologna degli anno d’oro con Bulgarelli, Gualandi e quindi il rossoblù e’ sempre stato di casa e allo stadio ho iniziato prestissimo ad andare con mio nonno, mentre da solo iniziai in serie C, l’anno in cui allenava Cadè, con l’apoteosi dei trentamila contro il Trento al gol di Facchini. Indimenticabile!!
1000CUORI: Ti e’ piaciuto il mercato del Bologna da tanti bistrattato?
CIACCIO: Gguarda io credo in questa squadra e se do’ un 5,5 fino alla ultima giornata con Gilardino, Pazienza e Kone credo che abbiamo dei valori e anche se sono sempre un ottimista di natura vedo il bicchiere mezzo pieno e dico un bel 7 e confido in una risalita di classifica molto presto .
1000CUORI:Un personaggio anche non calcistico che associ a dei bei ricordi a Bologna?
CIACCIO: Con tutto il cuore te ne dico un su tutti: LA MAGLIA ROSSOBLÙ ! Quella si indossa e si vive ogni giorno e non si toglie mai perchè e’ cucita sulla pelle!
1000CUORI: Tu segui sempre i giovani e sei un vero esperto ea Bologna finalmente c’è una buona primavera: mi dici quali sono i tuoi prospetti che vedi con un futuro?
CIACCIO: Il nuovo mister Baldini ha dato una nuova linfa, bel gioco, nuovi metodi puntando invece che sulla fisicita’ sul fraseggio e una difesa che varia da 3 o a 4 a seconda degli avversari.
Molti i talenti alcuni ormai sulla bocca di tutti come Capello, anche se ancora forse deve maturare e crescere negli atteggiamenti in campo, ma sottolinerei, e vedo che nella tua rubrica apposita del sabato che seguo lo fai sempre, anche il centrocampista Maini, il talentuosissimo tornante BENATTI e capitan VERRATTI che fa diciamo in gergo ” a sportellate ” con tutti.
Per me presto avremo novità anche con convocazioni da parte di Pioli, che so li segue con tantissima attenzione.
1000CUORI: La prossima settimana c’è Juventus Bologna, partita sentitissima; Ciaccio Enrico cosa dice in merito?
CIACCIO: Guarda io vado indietro nel tempo e un po’ perché lo conosco ma Juve Bologna per me ha due nomi Angelo Castronaro che in un marzo del 79 diede il gol del pareggio al Bologna a Torino con la Juve dei pluricampioni Zoff, Gentile, Scirea, Causio e company e spesso lo ricordiamo quando ci incontriamo nelle partite dei veterani(a breve una intervista con questo nostro grande ex giocatore n.d.r.).
Poi naturalmente la doppietta storica di Di Vaio vista e rivista in mille salse e quella notte ho fatto un sacco di filmati ricordo del ritorno trionfale della squadra all’aeroporto.
1000CUORI: Ora vorrei parlare del tuo format 442, scusami ma che nome e’?
CIACCIO: Siccome a Bologna c’erano già tante trasmissioni e i nomi sono in un qualche modo tutti legati ho pensato a uno schema di gioco e quello più tradizionale e meno acceso e’ il 442. Avevo pensato anche a a433 poi avendo riflettuto ho preferito ,un nome diciamo così meno trasgressivo e debbo dire che essendo talmente scontato il modulo di gioco che a 442 poi e’ spesso associato l’aggettivo “ovvio” diventando così ” 442 ovvio”!
1000CUORI: Perché ha successo il tuo programma?
CIACCIO: Ospiti di livello, gag continue,una gran bella ragazza come la Valentina Cristiani che segue il calcio giovanile e da’ quindi degli spunti di dialogo e un collaboratore puntuale e preciso come Alessandro Barbacini che dalla postazione internet riesce a capire e a dare con sms sempre linfa alle discussioni. Siamo seguiti fino a Porretta dove abbiamo un bel numero di gente che manda anche messaggi e che quindi apprezza il target
1000CUORI: Enrico Ciaccio ha qualche “musa ispiratrice”?
CIACCIO: No a scanso di equivoci ci tengo a precisare che sono un ragazzo originale ,fuori dagli schemi che assomiglia solo ….a Enrico Ciaccio!
1000CUORI: Cosa vorrebbe fare Enrico Ciaccio da grande?
CIACCIO: Semplicissimo ho un sogno ricorrente: condurre il festival di Sanremo e finalmente pensionare Pippo Baudo vera icona Rai e del mondo televisivo!
Per MILLECUORI rossoblù
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