Bologna FC
A tu per tu con Gian Luca Rossi – 25 apr
Gian Luca Rossi: “Bologna, domani metti in campo … la forza della disperazione”
Gian Luca Rossi, Laureato in Giurisprudenza con una tesi sugli incidenti dello sport nel diritto romano e moderno, si iscrive all’albo dei giornalisti pubblicisti nel 1988 e diventa professionista nel 1995. Ha cominciato a lavorare nel 1986 a Radio Peter Flowers come radiocronista e nel 1988 è passato a Telelombardia come telecronista ufficiale dell’Inter nella trasmissione Qui Studio a Voi Stadio. Ha collaborato con i quotidiani Tuttosport, Il Giorno, il mensile Milan-Inter derby e, dal 2004, collabora anche per Antenna3. Attualmente conduce QSVS e collabora con Radio Lombardia dove conduce ogni lunedì la trasmissione Inter nos. Viaggiatore giramondo e buon tennista, oltre al calcio ama il cinema.
Gian Luca, dopo 34 turni di campionato la classifica vede il Bologna al terz’ultimo posto in compagnia del Sassuolo, con lo scontro diretto che condanna i rossoblù.
“Credo che il Bologna avesse la squadra per fare meglio di quanto abbia fatto fin qui. Secondo me riuscirà comunque a salvarsi in extremis, ma quanti brividi! Credo che stavolta abbia inciso anche l’ambiente: non è facile giocare quando chi ti è intorno ti è diventato ostile. Anche la partita in casa può trasformarsi nella trasferta più terribile”.
Il cambio Pioli-Ballardini è stato azzeccato?
“Sbagliato cambiare allenatore in corsa. Ne sono sempre stato convinto, anche se a volte, in alcuni club, la scossa ha funzionato, ma non si dovrebbe mai cambiare a metà: Ballardini è bravo ma avrebbe lavorato assai meglio dall’inizio, fin dalla preparazione, come ogni allenatore dovrebbe poter fare. Detto tra noi non credo che, anche tenendo Pioli, la situazione sarebbe precipitata fino a questo punto”.
Quanto incidono i tantissimi gol subiti nell’ultimo quarto d’ora dai rossoblù e l’aspetto psico-motivazionale sugli ultimi risultati ottenuti dalla Ballardini band?
“La testa è tutto, nella vita come nel calcio e nelle situazioni difficili anche la testa lavora il doppio e fa più fatica a tenere la concentrazione. I 90 minuti sembrano 180. Per quello spesso si cala nel finale”.
I rossoblù domani, in anticipo, affronteranno la Fiorentina tra le mura amiche; poi Genoa, Catania e Lazio. Il Sassuolo, dal canto suo, se la dovrà vedere con Juve, Fiorentina, Genoa e Milan. Chi pensi abbia il calendario più impegnativo?
“Penso che se il Bologna dovesse battere la Fiorentina e, ribadisco se, poi la differenza in positivo potrebbe farla la gara col Catania, ormai spacciato. Per il Sassuolo, il Milan all’ultima rischia di non essere la classica partita in cui magari si dà una mano al presidente amico, visto che Squinzi è rossonero, malcostume tipicamente italiano. Se il Milan all’ultima ha ancora bisogno di punti per un posto in Europa League, la partita la vorrà vincere”.
Un Bologna che non trova la via del gol su azione (ricordiamo il recente black out di 321 minuti), mentre un Sassuolo che, grazie anche al ritorno di Eusebio di Francesco, ha racimolato sette punti nelle ultime tre partite (senza dimenticare che in 31 giornate ne aveva ottenuti solo 21, ndr). Tra Chievo, Bologna, Sassuolo, Livorno e Catania chi pensi abbia l’organico, il carattere, le motivazioni ed il giusto temperamento per salvarsi?
“Lo dico seriamente: il Bologna. E non per piaggeria o perché sto parlando ai bolognesi. Anzi, quello che dico è ancora più grave perché il Bologna mai me lo sarei aspettato in lotta per la salvezza fino alle battute finali di questo campionato”.
Contro la Juve il Bologna è uscito sconfitto di misura, dal canto suo la formazione di Conte, con il minimo sforzo, ha ottenuto il massimo risultato. Queste le parole di Ballardini al termine del match: “Abbiamo fatto una buona partita, nella ripresa però ci siamo fatti schiacciare troppo. Ci sta a Torino. Abbiamo riprovato a mettere in piedi la gara, ma non è andata. Sappiamo che ci sarà da lottare fino alla fine e, però c’è la consapevolezza che ce la possiamo fare. Ci abbiamo messo voglia, c’è da finire bene il campionato e oggi l’ho visto. Vanno tenuti equilibri, nel gol della Juve non eravamo compatti e loro ti fanno male se sei impreparato. Vanno fatte bene entrambe le fasi di gioco, difesa e offesa con più giocatori. Ci abbiamo provato, però ogni volta che la Juventus ripartiva nel finale non eravamo messi bene. Volevamo fare punti anche oggi, la prestazione c’è stata. Non era facile far di più, ora sabato vogliamo fare una grande partita contro un’ottima squadra come la Fiorentina. Cercheremo di fare punti”. Sei d’accordo con la disamina del mister?
“Francamente sono 25 anni che sento gli allenatori dopo le partite e ognuno dice strategicamente quel che gli conviene. A parte quelle di Mourinho, perché parliamo del migliore show-man del mondo calcistico di sempre, non ho quasi mai trovato interessante una qualsiasi conferenza-stampa dopo le partite. La verità è che la Juve è più forte. Quella partita l’ho vista in diretta e commentata proprio con un occhio particolare sul Bologna. Troppo diversi i valori in campo e lo stato d’animo”.
Domani il Bologna affronterà la Fiorentina priva degli squalificati Matri e Pasqual e degli infortunati Fernandez, Gomez, Rebic e Rossi.
“La Fiorentina ha sempre due campioni sopra la media, Borja Valero e Cuadrado. Il Bologna in campo deve mettere un giocatore che gioca raramente ma quando lo fa può essere determinante: non il cuore, sempre troppo abusato, ma “la forza della disperazione”. Con quella in campo a volte si possono fare cose incredibili”.
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