Bologna FC
A tu per tu con Italo Cucci – 6 gen
Cresciuto a Rimini, dove ha iniziato la sua avventura giornalistica nel 1958 con il settimanale “La Provincia”, Italo Cucci, successivamente ha collaborato per alcuni settimanali della capitale diventando giornalista professionista nel 1963 a “Il Resto del Carlino”. Ha diretto i giornali in cui è stato redattore, prima il “Guerin Sportivo” (tre volte, portandolo ai massimi storici della diffusione), poi lo “Stadio” (condirettore), il “Corriere dello Sport-Stadio” (due volte), il “Quotidiano Nazionale” e “Autosprint”. Attualmente è direttore editoriale dell’agenzia di stampa “Italpress”, attraverso la quale collabora come editorialista per numerosi quotidiani nazionali e locali. Ha pubblicato per Minerva il romanzo/verità “ELETTROSHOCK. Sono ancora vivo – E la chiamano depressione”, scritto insieme al figlio Ignazio. Attualmente, collabora con in Rai come opinionista/editorialista sportivo.
Un giudizio sulla prima parte della stagione del Bfc?
“Come spesso accade, il Bologna si sottrae a un giudizio puramente tecnico perché abitualmente stravolto dalle beghe societarie. Posso dire che è ritenuto papabilissimo per la serie A, ma temo sia un atto di fede. Lopez fa quello che può ma la squadra è soggetta a una precarietà impressionante nonostante un valore tecnico discreto”.
La nuova proprietà americana cos’ha portato che prima mancava?
“Fede, speranza e carità”.
E’ un Bologna che ha incassato 17 gol (dei 21 subiti) nella ripresa. Dal 1 novembre, inoltre, ha perso 12 punti subendo reti nell’ultimo quarto d’ora. Colpa dei cambi sbagliati o della preparazione? Fattore tecnico o mentale?
“Tecnico. La concentrazione è frutto di lavoro, di un’adeguata intesa di gruppo disposta dall’allenatore. Fosse solo occasionale potrebbe essere riferita a fattori psicologici episodici”.
Pantaleo Corvino è il nuovo responsabile dell’area tecnica. A suo avviso dove occorre rinforzare la rosa rossoblù?
“Non mi sostituisco a Corvino: mi basta che sia finalmente arrivato un professionista con grande esperienza anche per sorreggere l’attività dell’allenatore”.
In chiave mercato si parla dei portieri Brkic e Bardi, rispettivamente di Udinese e Chievo. Vi sono contatti con la Samp per l’attaccante Sansone. Rumors danno i rossoblù sulle tracce di Pavoletti del Sassuolo e di Mancosu del Trapani. In lista anche Bergessio, che però non sembra propenso a lasciare la Samp nonostante sia una riserva di Okaka; e Leandro Greco, centrocampista del Genoa. Sogni o (possibili) realtà?
“Ripeto: non voglio né posso sostituirmi a Corvino perché non so neppure quali mezzi economici gli saranno forniti. Il Bologna con la nuova guida potrà sfruttare soprattutto rapporti privilegiati. Comunque butto lì dei nomi: Bardi, Pavoletti, Sansone, Floro Flores …
Ultima nota: ho incontrato Zeman prima dell’esonero e gli ho detto che ha sbagliato a preferire il Cagliari al Bologna. Non sono zemaniano, anzi, ma gli riconosco qualità specifiche per la B, come a Foggia e Pescara. In A ha sempre fallito. Per la ricostruzione del Bologna era l’uomo giusto. Ora lo sa anche lui”.
Ultim’ora, si parla di Giovinco come possibile rinforzo rossoblù. Cosa ne pensa?
“Se arriva con modestia può finalmente diventare un campione. Bologna boccia o rilascia lauree”.
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