Bologna FC
A tu per tu con Nicolò Schira – 14 mar
Nicolò Schira è un esperto di mercato che ha lavorato per Sportitalia dove si occupava di calciomercato e partecipava alla trasmissione “Speciale serie B”. Attualmente scrive su Panorama. Sul BolognaFC1909 afferma che …
Nicolò, il male principale del Bologna è la scarsa incisività in fase offensiva: con 22 reti è il secondo peggior attacco. Un problema che perdura, basti pensare che i rossoblù non sono riusciti a perforare neppure la peggior difesa del campionato, quella del Sassuolo (55 reti). Che “cura” attueresti se rivestissi il ruolo di Ballardini?
“Sicuramente il reparto offensivo al momento rappresenta il punto debole della compagine rossoblù. Difficile inventare qualcosa, visto l’organico a disposizione. Punterei sull’estro di Lazaros Christodoulopoulos a sostegno di Rolando Bianchi, che per esperienza rimane la punta più affidabile dei felsinei. In certe gare casalinghe rischierei il tridente con Cristaldo o Moscardelli”.
A Ballardini, infatti, va attribuito il merito della ‘rinascita’ di Lazaros e di aver registrato la difesa.
“Si, posso tranquillamente dire che, se stessero tutti bene giocherei con il 4-3-1-2: Curci; Sorensen Natali Mantovani Morleo; Perez Kone Laxalt; Christodulopoulos, Bianchi Moscardelli”.
Il Bologna è sulle tracce di un acquisto in prospettiva, Denis Baumgartner, centrocampista slovacco classe ’98, attualmente in forza all’ FC Senika. Potrà essere l’uomo giusto per la causa rossoblù?
“Lo ritengo un ottimo prospetto per il futuro. Parlando con diversi addetti ai lavori il giudizio è di assoluto rilievo. Andiamoci piano, però, con le aspettative: è una ragazzo di sedici anni. Sicuramente sarà un centrocampista importante in avvenire ma, ad oggi, lo ritengo un investimento per il futuro e non pronto per l’immediato in Serie A”
Malagò, al contrario del parere di Nicchi, sostiene che la moviola in campo è inevitabile. Qual è il tuo punto di vista?
“Credo che la moviola in campo, un po’ come accade con l’instant replay nel basket, andrebbe ad affievolire polemiche e sospetti che costantemente fluttuano nel nostro calcio. Tuttavia bisognerebbe legiferarne bene l’utilizzo, magari affidandola a bordo campo al quarto uomo. Sinceramente ritengo che varrebbe la pena sperimentare la cosa, magar in Coppa Italia il primo anno”.
Domenica scorsa, contro la Samp, abbiamo visto un Livorno dai due volti: ottimo primo tempo con due reti all’attivo e irriconoscibile nella ripresa dove ha subito 4 reti (2 su autogol).
“Livorno sinora è stato molto alterno nelle prestazioni e difetta di continuità. La squadra amaranto ha individualità interessanti come i giovani “scuola Inter” Bardi, Duncan e Mbaye. Inoltre Paulinho è un attaccante da doppia cifra, uno per intenderci che farebbe stracomodo al Bologna. Contro la Samp non deve ingannare il punteggio: già nel primo tempo era bugiardo lo 0-2 in quanto i blucerchiati stavano giocando bene. Okaka e Gabbiadini hanno messo a nudo nella ripresa le fragilità dei toscani, che però sono stati anche sfortunati come in occasione dell’autorete di Ceccherini”.
Dulcis in fundo, a tuo avviso, quali sono i punti di forza e quelli deboli del Livorno? Cosa dovrà temere il Bologna?
“Il Bologna dovrà temere il ritmo dei toscani e le giocate di Paulinho oltre alla spinta passionale del pubblico dell’Ardenza”.
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