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Aebischer, il pilastro silenzioso del Bologna (Più Stadio)

Aebischer emerge come pilastro del Bologna grazie alla sua precisione e versatilità. la trasformazione da timido a leader lo rende centrale per il successo rossoblù.

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Bologna FC 1909
Michel Aebischer (© Bologna Fc 1909)

Nel calcio, spesso, il giudizio che abbiamo sui calciatori si dovrebbe basare sulle decisioni degli allenatori. Se un calciatore viene scelto per giocare in campo è perché il mister vede in lui quel qualcosa che può cambiare le sorti delle partite. Ma non sempre i tifosi riescono a comprendere le decisioni degli allenatori. Questo è esattamente il caso di Aebischer, il cui ruolo e valore sono spesso stati sottovalutati dalle tifoserie, ma il suo impatto nelle formazioni di Motta è innegabile, rendendolo ormai un elemento chiave.

Aebischer si è rivelato fondamentale, un vero pilastro inaspettato, anche se non è ancora opinione condivisa da tutti, sia in questa stagione, sia nella precedente. Il suo impegno e capacità di gioco lo hanno reso un pilastro e il suo contributo è stato determinante per il successo della squadra.

Più di tutto parlano i fatti: al momento il Bologna è quarto in classifica, garantendosi un posto nelle competizioni europee della prossima stagione, ed è a un passo dalla Champions League, sempre con la dovuta scaramanzia. Il merito è sicuramente attribuibile ai talenti più citati e osannati della squadra, ma non bisogna mai scordare giocatori come Aebischer. Michel, in particolare, con il suo impegno e il suo ruolo ha saputo portare equilibrio, aiutando i rossoblù a diventare una macchina di successi.

Le statistiche sottolineano come Aebischer sia l’elemento chiave nelle due fasi di gioco: contribuisce sia in fase difensiva che in fase offensiva, una partecipazione che è stata cruciale per il Bologna. Aebischer è un esempio di come il lavoro silenzioso e costante possa fare la differenza in una squadra. E le sue prestazioni dimostrano che non è sempre necessario “fare rumore” per essere un elemento chiave nel successo di una squadra di calcio e ora anche i tifosi apprezzano.

Il fulcro del centrocampo bolognese

Aebischer si sta rivelando la figura centrale del centrocampo del Bologna, anche grazie alla sua straordinaria precisione nei passaggi.

I passaggi riusciti in campionato raggiungono la percentuale del 92%, facendo distinguere il calciatore come uno dei migliori nel suo ruolo. Lunedì, contro la Roma, ha toccato altissimi livelli: Aebischer ha raggiunto il 96% di passaggi completati, contribuendo significativamente alla fluidità del gioco della squadra. Con 19 passaggi riusciti in avanti, dimostra la sua versatilità e capacità di contribuire in fase di costruzione, ma anche di attacco.
Poi c’è anche dell’altro lavoro da considerare, meno evidente, ma comunque significativo: durante la partita contro la Roma Michel ha percorso più di 10 km, dimostrando una presenza costante in entrambe le fasi di gioco. Motta ha chiesto ai centrocampisti una mobilità e versatilità maggiore e Aebischer ha risposto perfettamente. Si è adattato alle esigenze della squadra e ha sfruttato al meglio le sue capacità sul campo da calcio.

Inizialmente criticato, Aebischer sta dimostrando, partita dopo partita, qualità indispensabili per il Bologna, rivelandosi un elemento chiave. Sta diventando un elemento chiave per il successo rossoblù, grazie alla sua intelligenza calcistica e alla sua capacità di adattamento.

Anche i più scettici ormai si stanno ricredendo: i risultati positivi in campo parlano per lui d’altronde.

La trasformazione di Aebischer: da timido a leader

Aebischer era considerato inizialmente freddo e poco incline agli scherzi. Ora, forse anche suo malgrado, è stato adottato dai social della squadra e si è trasformato addirittura in un portafortuna: Michel era quello che faceva finta di non guardare in telecamera per poi esultare dopo. Ora il rituale, ripreso in video, è diventato scaramantico e si è allargato a Beukema, Ndoye, Zirkzee e Saputo. I tifosi si aspettano di vedere ancora la stessa scenetta in video, anche dopo la partita contro l’Udinese, dove Aebischer dovrebbe giocare nuovamente da titolare, per la quarta volta consecutiva.

Ora Aebischer è un elemento chiave e lo dimostra la sua impressionante presenza in campo: l’unica partita saltata è stata causa squalifica. In tutte le altre ha giocato per almeno un minuto e in questo non si può paragonare a nessun altro giocatore: Zirkzee è a -2 e Ferguson a -3. Ma sappiamo che Ferguson è destinato a scivolare in classifica, causa infortunio che lo terrà bloccato fino alla fine della stagione.

Aebischer è ormai un riferimento solido per i compagni, un punto di equilibrio per la squadra, che ha imparato a conoscerlo e apprezzarlo come tutti i tifosi. Thiago, come sempre, lo aveva capito da tempo e ha puntato anche su di lui per costruire il successo.

Fonte: Corriere dello Sport – Più Stadio, Davide Centonze

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