Bologna FC
Al via della campagna abbonamenti non manca qualche polemica (Stadio)
Da questa mattina è iniziata la campagna abbonamenti del Bologna, ma all’annuncio è però seguita qualche polemica dei tifosi.
Dalle 10 di questa mattina è ufficialmente partita la campagna di abbonamenti per la stagione 2024/25 di Serie A del Bologna FC. La prima fase è di prelazione per i vecchi abbonati, a cui seguirà una seconda per i nuovi abbonamenti sui posti liberi rimasti. Il tutto si concluderà in data 2 luglio.
È chiaro, dopo la splendida stagione appena passata, l’entusiasmo sia alle stelle. La corsa per aggiudicarsi un abbonamento nella zona preferita dello stadio è iniziata. Ad invogliare i tifosi, c’è anche la possibilità di ottenere uno sconto sul mini abbonamento per la Champions League, ancora da svelare.
Il clima è di festa, ma si registra anche qualche polemiche da parte dei tifosi. Al centro delle lamentele però non è l’aumento del costo dell’abbonamento del 20-25%, giudicato praticamente inevitabile. L’incremento, infatti, si comprende che si è reso necessario per tutti gli investimenti che il BFC si troverà inevitabilmente a fare, per mantenere i rossoblù al top, soprattutto con l’ingresso in Champions della squadra. Da sottolineare poi che il costo degli abbonamenti è rimasto invariato per molti anni. L’aumento è quindi in buona parte comprensibile, anche se la decisione non è stata ben accolta da tutti. Sono invece alcune condizioni poste dalla società a subire le critiche da parte dei tifosi.
Fabrizio Falchieri del club “The Good 40016” di San Giorgio di Piano si è espresso così: «Il 50% spendibile in acquisti se cedo un abbonamento mi sembra una costrizione. Inoltre, la mancata cessione per le partite con squadre di élite e la chiusura degli abbonamenti in San Luca sono scelte discutibili».
E anche Mauro Guernelli del club di Anzola si è mostrato preoccupato: «Avrò la fila di gente e ho chiesto agli abbonati di aspettare qualche giorno. Sono convinto che potremo avvicinarci ai 20.000 abbonamenti, ma la questione del 50% sulla cessione del biglietto e la chiusura di San Luca sono problemi».
Alle problematiche espiste, si aggiungono anche le critiche ai rincari per abbonamenti under 18, che hanno visto anch’essi una notevole crescita da 105 a 165 euro. Una decisione che i gruppi della curva non approvano, perché sarebbe giusto incoraggiare soprattutto le nuove generazioni.
La politica di cessione rimane uno degli aspetti più spinosi. Marzocchi del club di Porretta conferma che rinnoverà l’abbonamento, come tutti gli altri, ma aggiunge: «Non poter cedere l’abbonamento in certi incontri o che la società si tenga il 50% del costo è tutto da spiegare».
Andrea Coppari, presidente del CBC, ha tentato fin da subito di placare le polemiche dichiarando che: «Abbiamo rilevato che durante le partite con Juve e Inter molti abbonamenti sono stati ceduti a tifosi avversari. Per avere uno stadio tutto rossoblù, questa decisione è necessaria. La chiusura di San Luca potrebbe essere una precauzione per lo stadio temporaneo con soli 16.000 posti».
Si è unita alla discussione anche l’assessora allo sport del Comune di Bologna, Roberta Li Calzi, che però preferisce non schierarsi in modo drastico: «Si tratta di una decisione legittima. Chiaramente non sta a noi né intervenire ma neppure dare un giudizio. Il Bologna sta vivendo una realtà nuova a livello tecnico e di spettacolo, che inevitabilmente ha costi più elevati». Enrico Postacchini, presidente di Confcommercio Ascom, ha aggiunto che non è compito loro calmierare i prezzi: «Siamo solo tifosi che partecipano facendo gli abbonamenti. Possiamo solo collaborare incentivando i commercianti a colorare le vetrine».
La campagna di abbonamenti è quindi partita ‘a bomba’, con qualche inevitabile strascico di polemiche per una stagione così carica di novità.
Fonte: Matteo Fogacci, Stadio
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