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Alé Bulåggna: “Al dpént dal Fumgàn”
La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. La frase di oggi “Al dpént dal Fumgàn” è una locuzione abbastanza arguta…
Appuntamento con un nuovo detto proveniente dalla lunga lista di modi di dire ed adagi coniati o reinterpretati dal dialetto petroniano. Cerchiamo di mantenere vivo il nostro gergo ed i nostri modi di dire con la rubrica Alé Bulåggna, un modo per cercare di recuperare e tenere in vita alcuni proverbi e modi di dire utilizzando come fonte il libro “La fantasia popolare nei modi di dire della parlata bolognese”, di Gaetano Marchetti. Potete trovare tutte le uscite precedenti a questo link.
“Al dpént dal Fumgàn”
Troppo spesso i tifosi se la prendono con i giocatori (ed in generale molto spesso qualcuno se la prende con qualcun altro) utilizzando epiteti sgradevoli e frasi ingiuriose, per notificare agli altri il proprio pensiero sul fatto che questi sia scarso o ancora peggio. Fioccano termini e frasi sempre più forti fino a sconfinare all’insulto più becero. La critica è legittima così come può esserlo una visione differente delle cose, non così l’insulto.
Il nostro dialetto ci viene allora in aiuto con una frase comunque poco gentile, ma quantomeno ironica e divertente: invece di dire che siamo di fronte ad un qualcosa di scadente, possiamo dire che siamo di fronte ad un “dpènt dal Fumgàn”. Letteralmente stiamo dicendo che abbiamo davanti a noi un dipinto del Fumicone, che ovviamente non è un pittore bensì il dare un nome all’effetto nerastro dovuto al fumo dei camini e dei lumi a petrolio, oltre che l’ossidazione dei colori dovuta dal tempo. In poche parole stiamo dicendo che il quadro non è di gran valore e che comunque cela la sua possibile bellezza sotto la coltre di sporcizia dovuta appunto al modo di illuminare le abitazioni più povere in tempi passati.
Anche questa frase, sarebbe da riscoprire non solo per il calcio, dove comunque risulta un po’ forte, ma soprattutto nella vita di tutti i giorni, quando non solo nel mondo dell’arte siamo di fronte a dei “dpènt dal Fumgàn”, è giusto poterlo dire con un po’ di ironia e senso petroniano, invece che con volgari insulti.
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