Alé Bulåggna! – Al Żardén dla Viôla – 13 dic

Al Żardén dla Viôla

L’approssimarsi di quello che ai tempi del 90° minuto di Maurizio Barendson e Paolo Valenti era lietamente definito il “Derby dell’Appennino” e che i fatti dell’89 hanno invece consegnato a più cupi e rancorosi ricordi, ci fa tornare in mente che qualcosa di viola lo abbiamo anche a Bologna. E che curiosamente rimanda a vari fili che ci uniscono al capoluogo toscano, a Fiuränza.

Parliamo della Palazzina della Viola che sorge all’interno dell’Orto Botanico, fazzoletto di terra bolognese, che richiama inevitabilmente memorie di altri tempi, non foss’altro per il fatto di essere ancora parzialmente contornato dalle mura della città, in uno dei pochi tratti superstiti.

Un primo legame, oltre al nome, pare dovuto alle violette dei prati, sono le forme rinascimentali, quasi toscaneggianti, dell’elegante palazzina costruita come casino di caccia per i nobili Bentivoglio, ch’an sò pò brîṡa che bîsti potessero cacciare dentro porta, bîsti con dåu ganb, fôrsi.

Infatti il suo principale cantore, il poeta Sabadino degli Arienti, autore delle Porrettane, raccolta di novelle ad imitazione del Decamerone (altro aggancio la Toscana), lo descrive come luogo di non meglio identificate delizie bentivolesche.

Dopo essere stata collegio per studenti piemontesi tornò ad uso pubblico divenendo, insieme ai terreni circostanti, proprietà dell’Università e risistemata, con tutta la zona circostante nello slancio positivista dei lavori che a inizio ‘900 cambiarono i connotati alla nostra città.

Certo che doveva essere uno spettacolo ben strano, fino a poco più di cent’anni fa, un bosco semi-incolto, contenente antichi palazzi che si raggiungeva per una cavdâgna che partiva dalle stradine malfamate della Braina ed strè San Dunè.

Abbiamo un po’ divagato sperando che il ricordo di damigelle cinquecentesche che coglievano viole dal prato sia di buon auspicio per i nostri portacolori che vogliono raccogliere qualcosa dal prato dei Viola.

 Alé Bulåggna !!!    

                                                                               13 ed dṡàmmber 2013

Gallo

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