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Bologna FC

Alé Bulåggna – An un fa gnànc äl ghéttel

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. La frase di oggi è abbastanza famosa in italiano, ora la saprete anche in dialetto

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Nuovo appuntamento con il dialetto bolognese ed i suoi modi di dire, da salvare e riportare allo stadio. Oggi parliamo di un detto noto a tutti e che ha varie declinazioni pur avendo il medesimo senso, dandovi indicazione su tre di queste.

An un fa gnànc òn bâf – An un fa gnànc äl ghéttel – An un fa gnànc scadåur

In italiano tutti abbiamo sentito dire “non mi fa un baffo”, la cui medesima situazione potrebbe anche essere commentata dal “non mi fa neanche il solletico”, ma mentre in dialetto è più facile sentire “an un fa gnànc òn bâf”, è un più desueto ascoltare“an un fa gnànc äl ghéttel”, laddove viene per altro utilizzato il corretto termine per indicare il solletico, che è appunto ghettel.

C’è poi un altro metodo in cui a Bologna viene declinato questo modo di dire che è “an un fa gnànc scadåur”, ovvero non mi fa neppure prurito.

Ebbene, spostandoci in ambito calcistico, vedendo quanto sta avvenendo con la lunghissima striscia di partite con reti subite della gestione Sinisa Mihajlovic, potremmo però dire che quando si vince, pensare che si sia preso l’ennesimo gol “an un fa gnànc äl ghéttel”, perché sfido chiunque nel preoccuparsi di subire una rete, se poi fosse certo di farne due. Ovviamente così non è, però in quelle partite in cui si riesce a vincere, cerchiamo di accontentarci.

A questo link trovate tutte le altre uscite della nostra rubrica dialettale.

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