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Alé Bulåggna – Bastunèr con un bastån d bunbèś

Nuovo episodio della rubrica in dialetto bolognese Alé Bulåggna. Oggi parliamo di “bastunèr con un bastån d bunbèś”, una punizione leggera..

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Alé Bulåggna
Alé Bulåggna, oggi parliamo di bastunèr con un bastån d bunbèś

Nuova uscita della nostra rubrica dialettale bolognese Alé Bulåggna, che ha l’obiettivo di rinfrescare o far conoscere il dialetto petroniano e riportarlo tra le mura del Dall’Ara e non solo.

La frase che portiamo oggi alla vostra attenzione è una divertente metafora per dire che si è punito qualcuno in modo estremamente blando, forse facendolo più in modo apparente che sostanziale.

Bastunèr con un bastån d bunbèś

Letteralmente, “Bastunèr con un bastån d bunbèś” vuole dire “bastonare con un bastone di bambagia”, che, come ognuno di noi può ben capire, non preoccuperà particolarmente colui il quale deve subire queste bastonate.

E si può ugualmente ben capire come si tratti di una punizione che si realizza più in apparenza che in sostanza.

Spostiamoci in ambito sportivo, capendo come potremmo usare questa frase mentre seguiamo il Bologna FC.

Potremmo dire che l’arbitro ha “bastunè con un bastån d bunbèś” un giocatore reo di un brutto fallo, per il quale si sia preso solamente un rimprovero e non un cartellino.

Potremmo giocarci una doppia metafora, andando ad usare la frase in modo ancora più figurato. La difesa compie un errore, magari in una ripartenza dal basso, e gli attaccanti sprecano una facile occasione. Si potrebbe dire, a quel punto, che l’attaccante ha “bastunè con un bastån d bunbèś” la difesa.

Spesso poi è l’allenatore che utilizza un “bastån d bunbèś” in seguito di un errore di un proprio giocatore, o anche dell’arbitro. Per non creare casi particolari, infatti, l’allenatore o chi per lui potrebbe essere meno duro di quanto avrebbe potuto o voluto.

Se vi interessa il dialetto bolognese e i suoi modi di dire, non perdetevi le vecchie puntate di Alé Bulåggna e visitate uno dei siti di riferimento del nostro dialetto

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