Alé Bulåggna! – Castelfôrt – 18 ott

Castelfôrt

Una vera settimana di passione, si licet parva componere magnis, questa che sta per terminare pr al nòster pôver Bulgnâz. Come se fossimo int un caplån, in un film western, nel tentativo ed métter in scuèder la scuèdra, di ridare fiducia alla squadra, stanno trasformando il centro tecnico in una specie di Fort Alamo protetto da teli mimetici, con il portone che si apre a sorpresa per far rientrare, come rangers che tornano alla spicciolata da una sortita, qualche reduce dalle nazionali. In pratica stanno cercando di riportare Casteldebole alla sua vecchia denominazione.

Nome curioso, quello della frazione che ospita la sede rossoblù. Ha attirato in passato l’attenzione di più di uno scrittore che hacercato di spiegarne il cambiamento da Castelfôrt a Casteldàbbel. Olindo Guerrini per esempio ha immaginato una storia di congiure ed amori alto medioevali; oppure Riccardo Bacchelli, che fra le altre ipotesi ha azzeccato anche quella, probabilmente corretta, secondo cui la mutazione avvenuta agli inizi del XIX secolo è figlia della posizione della frazione sull’ansa del Reno, al Raggn, che ne erodeva progressivamente il terrritorio, finché il corso del fiume non fu spostato, anni dopo, un po’ più a levante, vêrs matéṅna.

Adesso è il Bologna e segnatamente la panchina del suo allenatore ad essere esposta alla furia non del Reno, ma dei sassolesi, che pur passandosela quasi peggio di noi, s’la n é sóppa l é pan bagnè, riescono lo stesso a farci paura, neanche fossimo alla battaglia di Zappolino. Corriamo allora tutti oltre Fossalta, infén a Rażż, fino a Reggio Emilia, per arginarne l’assalto ed aiutare i nostri a tenere alto l’onore di culûr róss e blù.

 Alé Bulåggna !!!     

                                                                               18 d utàbber 2013

Gallo

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