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Alé Bulåggna – Fèr la bèrba al frè
La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. La frase di oggi è un modo ironico per dire che non si è fatto nulla
Parliamo oggi dell’ennesima locuzione dialettale che gioca sul complicato rapporto dei bolognesi con la Chiesa ed i suoi rappresentanti, e che la nostra rubrica vuole mantenere in vita e riportare possibilmente allo stadio.
Fèr la bèrba al frè
La frase del dialetto bolognese che andiamo a ripescare oggi letteralmente significa fare la barba al frate. Soprattutto nel passato era facile che i frati avessero barbe incolte e lunghe, e questo motteggio non vuole dire che si sta facendo un lavoro lungo tagliando la folta barba, ma al contrario significa non fare nulla. Perché se il frate ha la barba lunga, nessuno gliel’ha rasata, e quindi se un bolognese ti addita per quello che da “la bèrba al frè”, sta dicendo che non stai facendo nulla.
E come potremo portare la frase “fèr la bèrba al frè” nel nostro ambito sportivo? Beh, sicuramente si può partire dicendo che, sebbene non sia per forza colpa del giocatore in questione, se qualcuno chiedesse com’è andata la stagione di un atleta che non ha visto quasi mai il campo, potremmo rispondere che “l’ha fàt la bèrba ai frè”, usando un plurale che più si addice alla situazione.
Spostandoci al calciomercato, se mancasse una tipologia di giocatore ed all’ultima giornata il DS non riuscisse a firmare con nessun giocatore utile, si potrebbe dire che abbia fatto “la bèrba al frè”, sebbene magari ci abbia provato. Ancora, si potrebbe ribattere ad un arbitro che assegni un fallo apparentemente inesistente, che il giocatore non aveva fatto scorrettezze in quanto aveva al massimo “fàt la bèrba ai frè”, cioè non aveva fatto nulla.
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