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Alé Bulåggna – L’avrà bvó al papâver da cén

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. Un modo alternativo per dire che qualcuno non è troppo sveglio

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Nuova puntata della rubrica dialettale bolognese, che vuole riportare il nostro dialetto allo stadio. Ricordandovi che a questo link trovate tutte le precedenti puntate, passiamo senza indugio alla frase di oggi.

L’avrà bvó al papâver da cén

La frase significa testualmente “avrà bevuto il papavero da piccolo”, e richiama al fatto che alcune madri in epoche passate davano ai figli troppo irrequieti dei beveroni contenenti papavero, per sedarli.

Quando un bolognese dice che qualcuno “avrà bvó al papâver da cén”, sta ironicamente dicendo che questa persona è un po’ lento nel comprendere quanto gli viene detto, come se avesse beuto il suddetto beverone.

Per il nostro campo d’azione, ovvero il calcio o comunque lo sport, potremmo spostare l’attenzione dalla velocità di comprensione a quella di reazione, che in fondo quando si è sedati non è certo al massimo delle proprie possibilità.

Ecco quindi che verso un portiere che subisca gol a causa di un riflesso tardivo, potremmo dire: “l’ avrà bvó al papâver da cén”, senza così insultarlo gratuitamente, ed usando un modo goliardico per dire che non si è mosso troppo rapidamente.

Stessa cosa ad un attaccante che perda l’attimo per il tiro, o qualunque giocatore perda il tempo per un passaggio o altro… che dire se non che “l’ avrà bvó al papâver da cén”?

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