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Alé Bulåggna – Mé a sån ed canpâgna!

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. La frase di oggi si può usare per dare a sè stessi o ad altri, in modo ironico, dell’ignorante

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Per un lettore poco attento il detto di oggi potrebbe sembrare richiamare la storia agricola del passato della nostra città, ma in realtà è tutto il contrario. La frase di oggi molto probabilmente nasce in città ed aveva il doppio compito di dare una risposta ma anche di prendere in giro i campagnoli.

Mé a sån ed canpâgna

Il significato letterale è “io sono di campagna”, ma in realtà il bolognese che risponda o asserisca “mé a sån ed canpâgna”, vi sta dicendo che si lava le mani del problema e che vuole restare fuori dalla faccenda su cui lo si sta interpellando.

Infatti il significato non detto e non propriamente generoso nei confronti delle persone nate fuori città è grosso modo: “cosa volete che ne sappia, sono un campagnolo ignorante”.

Spesso allo stadio o quando si parla di calcio (e non solo) ci troviamo davanti a persone che si sentono dei veri e propri “professoroni”, nonostante in realtà non lo siano di certo. Un modo pittoresco ed intelligente per togliersi da alcune discussioni che non vogliamo affrontare con loro, potrebbe essere quello di rispondere usando il dialetto: “mé a sån ed canpâgna!”. Tirandosi così fuori dal discorso annunciando (e magari fingendo) la propria incompetenza in materia.

Tutte le frasi prese in esame nella nostra rubrica Alé Bulåggna, le trovate a questo link.

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