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Alé Bulåggna – Sgnères con la man drétta

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. La frase indica che si sta per intraprendere qualcosa di difficile

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Eccoci nuovamente alla prese con la nostra rubrica dialettale, per portare il gergo petroniano allo stadio e non solo. Oggi pariamo per l’ennesima volta di una frase che rientra nella sfera della religione, ed anche se abbiamo ricordato più volte il rapporto complesso tra bolognesi e Chiesa in qualità di entità “politica”, non è mai venuta meno la grande religiosità dei nostri concittadini. Ed il detto di oggi pesca proprio in questo ambito, quello della fede.

Sgnères con la man drétta

La traduzione, assai semplice, è “farsi il segno della croce con la mano destra”, ed è un modo di dire per indicare il fatto che si sta per accingersi ad intraprendere un qualcosa di difficoltoso, affidandosi più alla Provvidenza che ad altre capacità e possibilità.

Dal punto di vista sportivo ci sono numerose possibilità per usare questa locuzione, in quando è abbastanza all’ordine del giorno lanciarsi in imprese di cui non si ha certezza di riuscita. Quando si cerca di intavolare una trattativa per un giocatore conteso da club molto più prestigioso, il Direttore Sportivo dovrà “sgnères con la man drétta”.

Così come un allenatore che deve preparare una partita contro una formazione decisamente più forte, magari avendo anche qualche assente illustre, dovrà pensare che “sgnères con la man drétta” potrebbe essere un’opzione da considerare.

E “sgnères con la man drétta” è sicuramente quello che deve fare un portiere chiamato a parare un rigore che potrebbe far perdere una partita fondamentale.

Ed ancora, ultimo ma non per importanza, i tifosi pensano certamente che sia il caso di “sgnères con la man drétta” quasi ogni volta che si rechino allo stadio per vedere la propria squadra del cuore.

Trovate tutte le altre frasi dialettali utilizzate nella rubrica Alé Bulåggna a questo link.

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