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Alexis Saelemaekers e il Bologna: diverse volontà, affetto indelebile

Un ex della scorsa stagione che difficilmente verrà scordato: Alexis Saelemaekers domenica tornerà a Bologna, tra ricordi e gioie

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Saelemaekers esulta a Roma
Alexis Saelemaekers (© Damiano Fiorentini)

Sembrava talmente scontato, tanto da non avere altra opzione per la piazza. È primavera, siamo a Bologna, e Alexis Saelemaekers ha conquistato tutti, dentro e fuori dal campo. Quel che arriverà dopo, e cioè la qualificazione in Champions League, sembra suggellare ancor di più il tutto. E invece a giugno arrivano i saluti, senza rancore.

Sono scelte, e il Bologna, il nuovo Bologna, aveva preso la sua. Forse nemmeno Alexis se lo aspettava. Ora, vista l’attuale situazione dei Rossoblù, in pochi si guardano indietro perché forse non renderebbe troppa giustizia. Ma un Saelemaekers così, come quello che è stato, un po’ tutti se lo sarebbero tenuto stretto. E al prossimo incontro, l’affetto rimarrà immutato.

Bologna, Saelemaekers e un’ala “diversa”

Partiamo dall’inizio: come Alexis Saelemaekers arriva al Bologna? Per l’idea di calcio dell’allora allenatore Rossoblù, Thiago Motta, il belga calzava a pennello: abile nella doppia fase, disposto al sacrificio, duttile. E Saelemaekers si dimostra esattamente in questa veste, dopo un primo periodo di adattamento. Alla fine della sua stagione, il tabellino recita 4 gol e 3 assist in 30 presenze in campionato, ma l’apporto dato dal belga supera ogni numero. Ecco perché – e si torna al discorso iniziale – la reazione al suo mancato riscatto, deciso dalla società, ha lasciato tutti di sasso.

Crediti: Damiano Fiorentini - 1000 Cuori Rossoblù

Alexis Saelemaekers (© Damiano Fiorentini)

Fuori Motta, dentro Italiano, e con lui un’idea diversa di ala offensiva. Si, perché l’attuale tecnico Rossoblù, nel suo schema di gioco, tende a utilizzare ali con spiccato senso offensivo, un po’ alla Riccardo Orsolini, per cercare un paragone interno al Bologna. E quindi, sull’altare del mercato e delle strategie, chi è stato sacrificato è proprio Alexis Saelemaekers. Il posto in rosa del belga, ufficialmente, l’ha preso Nicolò Cambiaghi, per specifica richiesta di Italiano. L’esterno ex Empoli, però, non ha mai potuto dare il suo contributo per un grave infortunio alla prima di campionato: anche per questo, immaginare “cosa poteva essere” è difficile.

Avversari sporadici, con il nome nella storia

Parliamo oggi di Alexis Saelemaekers, attenendo il belga al Dall’Ara domenica, quando ci sarà Bologna-Roma. All’andata il belga era assente per infortunio, e la sua “prima volta” sarà proprio sotto le Due Torri. Come aveva fatto qui, anche nella Capitale il ragazzo si sta prendendo il suo spazio risultando decisivo, ed entrando un po’ nel cuore di tutti. Ecco, forse è per questo motivo che oggi qualcuno (giustamente o meno, questo sarà il tempo a dirlo) lo definisce rimpianto, ma senza sminuire chi oggi lotta per questa maglia, proprio come ha fatto Alexis, anche se per un solo anno.

Bologna FC 1909

Alexis Saelemaekers (© Bologna FC 1909)

Più di quello che ha fatto, è il modo in cui l’ha fatto, appunto. Sentendosi sin da subito dedito alla causa e alla maglia che indossava: è fatto così, lo ha dimostrato al Milan prima e alla Roma oggi. Saelemaekers è uno di quei giocatori che forse ci mette un po’ più di altri a entrare nel cuore dei tifosi, perché non è il più tecnico o il migliore: quando però ci entra, difficilmente poi ne esce. Qui a Bologna ne è la prova, e anche per questo domenica, prima e dopo il match, per lui basteranno solo tre parole: grazie ancora, Alexis.

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