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Alla scoperta della UEFA Conference League

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Parte oggi la UEFA Conference League, la nuova competizione europea che va ad affiancare Champions League ed Europa League. Tante squadre interessanti, di cui molte che si affacciano per la prima volta al calcio europeo, ma anche grandi squadre che hanno la possibilità di aggiungere un nuovo trofeo alla loro bacheca. Vediamo, dunque, cos’è la UEFA Conference League, la sua struttura e gli obiettivi che la UEFA spera di raggiungere attraverso di essa. 

Era il 2 dicembre 2018 quando, durante i sorteggi per i gironi di qualificazione ad Euro 2020, la UEFA annunciò la creazione di una terza competizione europea per club che avrebbe avuto avvio dalla stagione 2021/2022. Champions League ed Europa League sono state per anni le coppe più prestigiose in ambito europeo; nel corso della storia però le due competizioni principali sono state affiancate da altri tornei, come per esempio la Coppa delle Coppe, a cui prendevano parte le squadre vincitrici della coppa nazionale del proprio paese, o la Coppa Intertoto, una sorta di preliminare che permetteva alle squadre classificatesi immediatamente dopo le squadre partecipanti all’Europa League (all’epoca denominata ancora Coppa UEFA) di qualificarsi per la seconda competizione europea. La neonata Conference League sarà sicuramente qualcosa di nuovo, anche se avrà qualche elemento in comune con queste vecchie competizioni, soprattutto con la Coppa Intertoto: è infatti un torneo a sé stante, con preliminari, gironi e fase ad eliminazione diretta, ma è strettamente legato all’Europa League. Ciò è stato evidente già nella sua fase di creazione: la competizione è stata infatti annunciata come Europa League 2, nome provvisorio successivamente cambiato in UEFA Conference League. 

Partendo dai preliminari, alla UEFA Conference League prendono parte ben 182 squadre provenienti da tutti i 55 paesi membri della UEFA; come ha spiegato il presidente del massimo organo calcistico europeo, Aleksander Ceferin, la competizione è infatti nata per “rendere le nostre competizioni più inclusive, per dare ai club e ai tifosi la possibilità di sognare e competere per i titoli europei. Abbiamo 55 federazioni nazionali che compongono la UEFA, ed è importante offrire ai club di quante più federazioni possibile, la possibilità di prolungare le loro stagioni europee il più a lungo possibile”. Ciò si evince anche dal numero di squadre che possono prendere parte alla competizione per ogni campionato: in base al ranking Uefa, infatti, ci sarà una sola rappresentante per i campionati dal 1° al 5° posto, due rappresentanti per i campionati dal 6° al 15° posto mentre saranno tre le squadre provenienti dai campionati dal 16° al 50° posto. Le ultime 5 squadre del ranking avranno invece solo due rappresentanti, mentre il Liechtenstein, non avendo un campionato nazionale, verrà rappresentato dalla vincitrice della coppa nazionale. La formula del torneo, invece, ricalca quella delle due competizioni principali: alla fase finale accedono infatti 32 squadre, suddivise in 8 gironi da 4 squadre ciascuno. La fase preliminare è invece divisa in qualificazioni e spareggi, a cui prendono parte tutte le squadre qualificatesi nel proprio campionato (infatti, nessuna squadra può partire già qualificata al girone) più le squadre che retrocedono dalle fasi di qualificazione di Champions League ed Europa League. Nelle qualificazioni e negli spareggi le squadre si suddividono a loro volta in Campioni e Piazzate, dove con Campioni si intendono le squadre provenienti da Champions League ed Europa League: 18 di queste, le 3 perdenti del preliminare e 15 perdenti del primo turno di qualificazione della Champions League, disputano il secondo turno di qualificazione, mentre un’altra perdente del primo turno di qualificazione della Champions League entra in gioco al terzo turno. Fra le piazzate, invece, 66 squadre partono dal primo turno, altre 57 squadre si aggiungono poi dal secondo turno e ulteriori 9 squadre dal terzo (il tutto, come sempre, viene stabilito dal ranking). Terminate le qualificazioni, hanno inizio gli spareggi a cui prendono parte le 4 squadre rimanenti qualificatesi dai campionati, ovvero quelle dei 4 campionati europei principali, e le squadre eliminate dai turni di qualificazione di Europa League, oltre ovviamente ai vincitori del terzo turno di qualificazione di Conference League. Anche gli spareggi sono divisi fra Campioni e Piazzate, con le 5 squadre del percorso Campioni di Conference League che affrontano le 5 eliminate del terzo turno di qualificazione di Europa League, sempre del percorso Campioni. Le 22 squadre vincitrici degli spareggi hanno quindi accesso alla fase a gironi della Conference League, a cui si aggiungono le 10 squadre sconfitte nel turno di spareggio dell’Europa League. Il collegamento fra Conference League ed Europa League è reso ancora più stretto dal fatto che le seconde classificate dei gironi di Conference League affrontano al primo turno ad eliminazione diretta le 8 terze classificate dei gironi di Europa League, con lo stesso meccanismo che esiste anche fra Champions League ed Europa League; inoltre, la vincitrice della Conference League guadagna di diritto un posto alla fase a gironi dell’Europa League per la stagione successiva. 

Dunque, col senno di poi, forse il nome provvisorio “Europa League 2” non sarebbe stato tanto inadatto, viste le numerose similitudini fra le due competizioni; forse questa competizione è solo un modo per “alleggerire” l’Europa League, che quest’anno passa da 48 a 32 squadre; e forse alla fine questa competizione per piccoli club potrebbe risultare in una passerella per squadre come Tottenham e Roma, che partono con i favori del pronostico su squadre decisamente di altro livello. Solo il tempo potrà dire se questo nuovo torneo possa essere veramente un’opportunità per i club con meno disponibilità economica di avere la loro ribalta in campo europeo; le premesse sono comunque interessanti e la speranza della UEFA è quella di portare una ventata di aria fresca al calcio europeo, soprattutto in questi tempi di grandi cambiamenti. Per dare un giudizio bisognerà dunque aspettare il 25 maggio prossimo, quando all’Arena Kombetare di Tirana verrà incoronata la prima vincitrice della UEFA Conference League. 

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