Alla scoperta di Filip Helander – 5 set

Nome completo: Filip Viktor Helander

Data di nascita: 22 aprile 1993

Luogo di nascita: Malmö, Svezia

Altezza:               1,92 m

Nazionalità: Svezia

Posizione: Difensore centrale

Piede: sinistro

Il Bologna aveva bisogno di un puntello per la difesa, poiché Nicolò Cherubin non ha mai convinto appieno mister Donadoni e Domenico Maietta è spesso soggetto a problemi muscolari. Così negli ultimi dieci giorni di mercato il Ds Bigon ha intavolato una trattativa con l’Hellas Verona per Filip Helander: lo svedese a Bologna e l’ex Atalanta in gialloblù. Dopo vari tentativi, il 31 agosto l’operazione è andata in porto ed Helander arriva in rossoblù in prestito con obbligo di riscatto. Il centrale difensivo è alla sua seconda stagione in Serie A. Helander infatti è cresciuto nelle giovanili del Malmo FF, squadra della sua città natale, fino ad arrivare in Prima Squadra e debuttare in Allsvenskan, la massima serie svedese, nel 2011, alla sola età di 19 anni. Il difensore classe 1993 è diventato con il tempo uno dei punti di riferimento degli Himmelsblått tanto da diventare il titolare. Solamente nel 2013 salta alcune partite per guai fisici, anche se poi si laureerà campione di Svezia. L’anno successivo bissa lo scudetto e all’inizio della stagione 2014/15 disputa la fase a gironi di Champions League. Sempre nella stessa stagione segna il suo unico gol, su calcio d’angolo, con la maglia del Malmo, contro l’IFK Norrköping, match terminato poi 3 a 0 per i Di blåe. Helander è già pronto per il campionato italiano, e la vittoria da protagonista degli Europei 2015 Under 21 con la sua Svezia certamente lo ha evidenziato come uno dei migliori talenti in circolazione. Bigon lo nota subito e decide di portarlo a Verona a titolo definitivo per una cifra vicina al milione di euro. Con la maglia dell’Hellas disputa un ottimo campionato, tanto da collezionare 24 presenze e 2 gol. La prima rete in Serie A è contro la Lazio, grazie ad un tap in vincente di testa dopo una punizione telecomandata di Viviani. La seconda marcatura è contro l’Inter, sempre di testa su corner. Purtroppo i veneti retrocedono in Serie B e le ottime prestazioni del calciatore passano in secondo piano e di conseguenza il mercato per Helander cala. Tuttavia Bigon è convinto delle sue qualità e scommette su di lui anche a Bologna. Partirà dalla panchina, ma si farà trovare pronto in caso di necessità grazie alle sue doti. Ma quali sono i pregi di Filip Helander? Helander è un difensore roccioso che fa della potenza fisica il suo punto di forza. Grazie ai suoi 192 centimetri e ai suoi muscoli riesce ad essere una garanzia sui colpi di testa e nei tackle, oltre ai contrasti di forza. La sua grinta e la sua determinazione lo rendono insuperabile nei corpo a corpo o nei duelli individuali e per questo lo svedese viene riconosciuto come un ottimo marcatore o uno stopper per dirlo con un linguaggio di altri tempi. Possiamo tranquillamente affermare che è molto simile per caratteristiche ad Oikonomou, anche se forse il greco è molto più slanciato e dinamico dello svedese. Helander è molto rude ma spesso anche efficace e fa del senso della posizione il suo cavallo di battaglia. Resta un centrale massiccio e difficile da superare per chiunque. I piedi non sono certo la sua dote migliore anche se Filip va in difficoltà specialmente se preso in velocità per via della sua lentezza, data la massa muscolare notevole. Per certi aspetti ricorda Mikael Antonsson, un difensore roccioso e di grande taglia, debole se preso in contropiede. A differenza dell’ex Bologna, Helander se la cava molto bene di testa sui calci da fermo, per questo sui corner o punizioni viene utilizzato come torre per far breccia nelle difese avversarie. Helander infatti è dotato di buona elevazione, la quale, unita alla sua notevole altezza, lo rende insuperabile nei contrasti aerei. Il Bologna ha preso un difensore roccioso, di posizione e dotato di grande grinta. Non ci resta che aspettare di vederlo in campo ed onorare la gloriosa maglia felsinea.

Fonte foto: Calciomercato.com

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