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Amoroso: “Empoli tatticamente forte, da non sottovalutare.”

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In vista della delicata sfida di sabato al Dall’Ara contro l’Empoli, 1000cuorirossoblu ha ascoltato con piacere l’opinione dell’ex centrocampista rossoblù (ma anche azzurro), Christian Amoroso.

Christian, iniziamo puntando il riflettore sul passato; hai qualche particolare ricordo con la maglia del Bologna? Cos’ha Bologna di speciale, considerando che anche sei stato qui diversi anni?
Il ricordo più bello legato ai colori rossoblù non può che essere quello della promozione in massima serie. Riportare il Bologna dove meritava di stare, ovvero in serie A a quei tempi è stata una soddisfazione enorme, frutto di grandi sacrifici, e teniamo presente che fu particolarmente faticoso siccome quelli erano gli anni di calciopoli. Ho vissuto 7 anni a Bologna, e ho constatato che è davvero una città speciale. E’ un luogo che ha tanto da offrire, le persone sono tranquille e cordiali. Dal punto di vista calcistico, Bologna è una città molto attrezzata, grazie al centro Isokinetic che lavora a braccetto con Casteldebole.

Proprio in questi giorni si sta parlando di restrutturare ulteriolmente il Dall’Ara oppure di costruire un nuovo e moderno impianto. Cosa ne pensi? Ti dispiacerebbe non poter più vedere le partite dallo stadio in cui giocava pure tu?
Mi dispiacerebbe tantissimo, ma questa decisione va fatta tenendo presente le esigenze del club. Il Dall’Ara è uno stadio bellissimo e molto affascinante, però forse la società ritiene che si debba costruire un nuovo impianto all’avanguardia e più moderno anche per trasmettere alla città che si sta mettendo in atto un serio progetto che riporterà la squadra in alto.

 Ora Marco Di Vaio è attualmente Club Manager del Bologna, e da poco ha conseguito il titolo di Direttore Sportivo. Nel suo primo anno con la maglia rossoblu, siete stati compagni di squadra. Che ricordo hai della sua persona?
Entrai subito in sintonia con Marco fin dal primo giorno in cui mise piede a Casteldebole. E’ sempre stato una persona molto disponibile, professionale e se non fosse stato per lui non ci saremmo salvati. Mi ricordo che era uno dei primi ad arrivare ed uno degli ultimi ad andarsene dal campo ad ogni allenamento, ce la metteva sempre tutta, è un vero professionista e perfezionista, che sono caratteristiche che fanno la differenza in un calciatore, oltre le sue indubbie qualità tecnico-tattiche. Proprio tre settimane fa sono venuto a Bologna a vedere qualche allenamento, ed ho avuto la fortuna di rincontrarlo per scambiarci qualche parola.

I rossoblu sembra che stiano prendendo coscienza del fatto che possono giocarsela con tutti, questa è una squadra da salvezza o da qualcosina in più? Quali sono i suoi punti di forza e i punti deboli?
Per questa stagione, penso sia giusto pensare solamente alla salvezza perché fino a poche settimane fa, prima dell’arrivo del tecnico Donadoni, la situazione era abbastanza critica. Nonostante gli ultimi risultati importanti e la nuova mentalità dei calciatori in campo credo che si debba ancora volare basso. Per quest’anno è importante raggiungere una salvezza abbondante, con un qualche giornata d’anticipo e in totale tranquillità, poi si vedrà. Penso sia chiaro che la società abbia ambizioni più grandi e sembra anche abbia ottime possibilità per il futuro, a partire già dalla prossima stagione.

L’Empoli sta cavalcando l’onda di risultati positivi da 4 partite, dopo un avvio di campionato in salita.
Come vedi la squadra di Marco Giampaolo? Chi sarà la favorita?
L’Empoli sta facendo molto bene, è un gruppo un po’ più collaudato rispetto il Bologna, siccome ha quell’allenatore dall’inizio della stagione, e quindi ha seguito i suoi giocatori anche durante la preparazione atletica pre- campionato. E’ una squadra ben organizzata, non hanno grandissimi campioni, oltre Maccarone e Saponara, però del resto sono tutti giovani di prospettiva. Sarà una delle partite più difficili da affrontare per il Bologna, perché si tende sempre a sottovalutare il potenziale tattico dell’Empoli, ma Donadoni saprà quel che deve fare. Per i rossoblu, l’importante è trovare continuità di prestazione e di risultati utili, e se riuscissero ad avanzare ulteriolmente in classifica grazie a questo match, allora saranno già a buon punto.

Come sta andando la tua carriera da allenatore?
Ho iniziato questo percorso circa 3 anni fa, iniziando ad allenare la primavera del Pisa, poi ho raggiunto il mio obiettivo di lavorare con la prima squadra. Ho fatto gli ultimi 3 mesi in LegaPro e purtroppo non abbiamo raggiunto i risultati sperati. Per me è comunque stata un’esperienza fantastica dal punto di vista emotivo ma anche formativo. In questo momento sono in attesa di trovare la soluzione giusta per me e mi auguro che arrivi in fretta. 

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