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Analisi tattica: il Bologna di Mihajlovic ha difetti?

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La domanda viene spontanea dopo l’ennesima convincente vittoria ottenuta dai rossoblù: la squadra di Mihajlovic ha dei difetti? La risposta è sì, inevitabilmente sì, tutte le squadre hanno difetti, ma il segreto è coprirli bene o almeno palesarli il meno possibile. 
I ragazzi di Sinisa stanno mettendo in campo prestazioni pressoché perfette, e la salvezza raggiunta – manca solo la matematica – è il giusto premio per un allenatore e dei giocatori che hanno saputo unirsi raggiungendo un unico grande obiettivo. 

Per comprendere sempre di più la mentalità di Mihajlovic guardiamo al piano partita scelto: aggressività immediata sul portatore di palla e baricentro altissimo in entrambe le fasi, con un baricentro medio nei primi 45 minuti di 57,94 metri contro 43,97 metri dell’Empoli.
Questo ha portato subito a un pallone perso della retroguardia toscana su cui si è avventato Orsolini, che dopo un dribbling ha scaricato col destro a lato. 

Oltre all’aggressività senza palla, c’è da sottolineare il coraggio in fase offensiva, come in occasione del tiro di Sansone ben parato da Dragowski.

In questo caso si può vedere un Empoli schiacciato con 9 uomini negli ultimi 30 metri, con il solo Caputo in avanti. Addirittura Lyanco è vicino a Pulgar per supportare la manovra, con Dijks a dare ampiezza sulla sinistra. 
Centralmente sono quindi 5 i rossoblù ad attaccare la porta avversaria, con Dzemaili che punta l’area, mentre Palacio da una soluzione in verticale nello spazio. Lo svizzero decide di tenere palla e servire Sansone, che dopo essersi staccato dalla marcatura di Di Lorenzo calcia verso l’incrocio dei pali trovando un grande Dragowski.

Questa opportunità è arrivata dopo il vantaggio casuale dei toscani, ed è stata quella meglio costruita dal Bologna. Ecco un difetto di questa squadra: quando va alla ricerca del gol con insistenza si disunisce e non attacca la porta con ordine. Era successo anche contro il Chievo nel primo tempo come aveva fatto notare nel post partita Mihajlovic. Per fare gol c’è bisogno di coraggio, tecnica e calma, e alle volte i rossoblù perdono la lucidità in avanti. 

Dopo aver messo tutto a posto con la rete di Soriano sulla palla pennellata da Sansone, i rossoblù, spinti da un Dall’Ara bollente, sono diventati assatanati su ogni pallone, con gli ospiti che sono via via usciti dal campo, subendo l’aggressività e la condizione dei padroni di casa. 
Un esempio di tutto questo è la rete del sorpasso, arrivata grazie a un lavoro di gruppo sensazionale.

Prima Sansone attacca in mezzo al campo il portatore di palla avversario, non mollando sul contrasto a terra. 

 

Lo scontro fisico continua e Dzemaili accorcia per dare manforte al compagno creando un 2 contro 1. Prima che il capitano arrivi Sansone tocca il pallone indirizzandolo verso destra. 

Sulla seconda palla arriva Pasqual, ma immediatamente si avventa su di lui Soriano che da dietro – senza commettere fallo – tocca il pallone togliendolo dalla disponibilià dell’avversario. Anche in questo caso l’aiuto del compagno è immediato, con Orsolini che arriva di corsa formando ancora una volta un 2 contro 1.

Dopo due contrasti vinti consecutivamente il Bologna parte con una decisione impressionante verso la porta dei toscani, con Orsolini a dettare i ritmi. A questo punto si crea una situazione di 6 contro 5 a favore dei rossoblù, con Soriano e Poli larghi, Santander e Sansone stretti e Dzemaili a supporto. Orsolini porta palla pensando alla soluzione più corretta, scegliendo poi il tiro, che uscirà dal suo sinistro potentissimo e si andrà a depositare in rete.

Nel secondo gol segnato dal numero 7 c’è tutto quello che Mihajlovic ha voluto dare ai suoi giocatori: aggressività, voglia di aiutare il compagno, organizzazione, coraggio, tecnica, sfrontatezza e concretezza; racchiusi in un pallone riconquistato in 4 e un attacco alla porta avversaria in 6.
Non è un caso che i dati dicano che in fase di possesso palla i padroni di casa avessero un baricentro medio pari a 63 mt, ben 10 mt in più rispetto ai toscani, che avevano un solo risultato utile a disposizione.

Ancora una prova di forza dei ragazzi di Sinisa, che ormai sono a tutti gli effetti una squadra matura e completa. Per la prossima stagione sarebbe importante non stravolgere l’attuale gruppo, rafforzando le cosiddette “riserve”, e soprattutto tentare di trattenere il comandante serbo, ormai idolo indiscusso dei tifosi.

 

Immagini Lega Serie A e BFC TV

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