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Bologna, cosa aspettarsi dal match contro l’Atalanta?

Un terzo posto in palio, una Champions League in testa, uno scontro diretto: cosa aspettarsi da Atalanta-Bologna?

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L'esultanza del Bologna dopo il gol contro il Napoli (© Damiano Fiorentini)
(© Damiano Fiorentini)

Un uscita nel miglior ristorante di Bergamo, per un pranzo “stellato”, se possibile. Domani, alle 12:30, in quel del Gewiss Stadium, andrà in scena un vero e proprio scontro diretto per la Champions League. Un match che negli ultimi anni ha sempre regalato emozioni, e quest’anno vale ancora di più: Atalanta-Bologna.

Gli obiettivi sono gli stessi, stavolta: terza contro quarta, la Champions League nel mirino e un pool di squadre che dietro non vede l’ora di approfittare al primo passo falso. Sarà Giampiero Gasperini contro Vincenzo Italiano. Chi vince, a oggi, si piazza (o rimane…) sul podio. Cosa aspettarsi da Atalanta-Bologna?

Atalanta-Bologna, chi l’ha dura la vince

È un confronto senza maschere quello tra Atalanta e Bologna. Due squadre che rispecchiano a pieno l’identità dei propri condottieri, Giampiero Gasperini e Vincenzo Italiano. Un calcio fatto di verticalizzazioni e pressione alta. Intensità, per queste due squadre, è la parola chiave. Ma è lo stesso Bologna, anche con Thiago Motta in panchina, che negli ultimi anni ha sempre messo in difficoltà la Dea, soprattutto a domicilio. Vittorie nel 2023 e nel 2024. A queste, va aggiunto oggi il quarto di finale di qualche settimana fa. Insomma, il Gewiss porta bene ai Rossoblù. Ma guai – anche se non sfiora sicuramente il pensiero dei più – ad abbassare la guardia contro l’Atalanta, e guai a far riferimento solo agli ultimi risultati.

La squadra di Gasperini non sta vivendo un 2025 esaltante, ma potrebbe essere proprio questo l’allarme. Atalanta-Bologna si è trasformato in uno scontro diretto, e se i Rossoblù trovassero i tre punti sopravanzerebbero proprio la Dea al terzo posto, situazione che a Bergamo vogliono assolutamente evitare. Se il Bologna arriva forte degli ultimi risultati, e conscio di essere solo all’inizio di un periodo di fuoco, l’Atalanta potrebbe ritrovare lo stimolo proprio in questo scontro diretto, per non scivolare nelle sabbie mobili della lotta all’Europa. Non si tratta tanto di questioni tattiche, oggi, ma di volontà: ecco perché “chi l’ha dura la vince“. È esattamente questo l’esempio.

Oltre qualsiasi cosa

Bologna-Napoli, oltre a un punto prezioso, ha lasciato in dote a Vincenzo Italiano anche due notizie tutt’altro che positive: le assenze di Lukasz Skoruspki e Lewis Ferguson. Pedine fondamentali, nonché leader naturali di questa squadra e di questo gruppo. Ma proprio dalla forza del gruppo il Bologna, nella figura del mister, dovrà trovare le soluzioni adatte, a partire da domani. In porta i dubbi chiaramente non pervadono il pensiero: Federico Ravaglia è pronto a lottare per la propria squadra, nel momento più delicato della stagione, e i presupposti dopo il match con il Napoli sono ottimi.

Federico Ravaglia (© Damiano Fiorentini)

Federico Ravaglia (© Damiano Fiorentini)

In mezzo, invece, le soluzioni sono tante e tutte valide: Aebischer, Pobega, Moro, El Azzouzi. Tutti pronti a dire la propria e a lottare per la causa. È in questo momento che si vede cosa è una grande squadra, che riesce ad andare oltre le difficoltà. Ma, d’altronde, sono sempre gli stessi protagonisti a raccontare qual’é la realtà a Bologna: «Uno gioca, l’altro fa il tifo», parola di Michel Aebischer. E quindi, da domani, è ancor di più “uno per tutti, tutti per uno”. Solo questo è il modo per arrivare dove si vuole arrivare.

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