Seguici su

Bologna FC

Bergamo, un passo indietro che non cambia il cammino

Il Bologna perde il passo a Bergamo ma resta aggrappato all’Europa: ecco come raccontano i rossoblù il match contro l’Atalanta.

Pubblicato

il

Lorenzo De Silvestri in Atalanta-Bologna (2-0)
Lorenzo De Silvestri in Atalanta-Bologna (2-0) (© Bologna FC 1909)

Atalanta-Bologna, finita 2-0 per i nerazzurri al Gewiss Stadium, è sembrata questo: una corsa iniziata tardi, affannata, contro un avversario che non perdona. Ma anche nelle cadute, il Bologna di Italiano conserva qualcosa di prezioso: l’identità.

Vincenzo Italiano, nel post partita, ha parlato con la lucidità di chi sa dove mettere le mani. Non cerca scuse, ma nemmeno alza bandiera bianca. «Quando vai sotto contro queste squadre poi fai fatica a rialzarti» ha detto, e ha ragione. L’Atalanta ha colpito duramente nei primi 20 minuti, e lì si è chiusa la partita. Il resto è stata una lotta impari, una scalata senza appigli veri. Eppure qualcosa si è mosso, anche se poco. Un’eco di reazione. Il Bologna non ha mai mollato del tutto. Non lo fa mai. E se anche i cambi nella ripresa non hanno invertito la rotta, resta la consapevolezza di un gruppo che ha provato a lottare, seppur con le armi spuntate.

Atalanta-Bologna: alternative mancate?

Oggi, è vero, mancavano pezzi importanti. Castro non è ancora quello di sempre, Odgaard è stato gestito con attenzione. Eppure Italiano non cerca alibi: chi scende in campo lo fa con responsabilità. Ma questa volta, le alternative non sono riuscite a cambiare il copione. Dallinga, ad esempio, ha sbattuto sul muro nerazzurro, troppo solido per i suoi guizzi. E Orsolini, quella scintilla capace di incendiare le partite, oggi si è visto solo in lontananza. «Quando Orso non è quello decisivo e concreto… è giusto provare altre cartucce», ha ammesso il tecnico. Parole oneste, da uomo che sa di essere in cammino, non già arrivato.

Lorenzo De Silvestri, uno dei senatori di questa squadra, ha provato a mettere tutto in prospettiva. «Un passo indietro dopo un ottimo periodo? Fa parte dello sport». Un discorso che profuma di maturità, di consapevolezza. Perché una sconfitta può far male, ma se non ti spezza, può solo renderti più forte.

Bologna, sguardo all’orizzonte

Il Bologna resta lì, a 57 punti, col fiato sul collo della Lazio e lo sguardo puntato sull’Inter che arriverà al Dall’Ara domenica prossima. È una fase cruciale, in cui ogni dettaglio può fare la differenza. Ma questa squadra non ha mai avuto paura del peso delle partite che contano.

C’è poi la semifinale di Coppa Italia all’orizzonte, un’altra storia da scrivere, un’altra notte in cui sognare. E lo si farà con lo stesso spirito che ha permesso al Bologna di essere la sorpresa di questa stagione, con la freschezza dei giovani e l’esperienza dei leader silenziosi.

Il Bologna ha perso contro l’Atalanta. Ma non ha smesso di crederci. E finché ci sarà lotta e senso di appartenenza, allora ogni caduta sarà solo un’altra rincorsa.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *