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Atalanta vs Bologna 1 a 0: la cronaca del match – 22 ott

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Un Bologna compatto ma decisamente poco coraggioso esce con le ossa rotte dalla trasferta di Bergamo. Lo score non è pesante, visto che l’Atalanta si impone solamente per una rete a zero. L’atteggiamento espresso dalle due squadre è però totalmente opposto. A parte un primo tempo piuttosto equilibrato, per il resto del match i padroni di casa dominano l’avversario sotto il piano mentale. Anche Donadoni ha le sue colpe e di fatto la possibile consacrazione di una bella realtà diventa invece una brusca caduta a terra.

UN, DUE, TRE: ALL’ARREMBAGGIO!

Tre vittorie consecutive spingono il Bologna di Donadoni a tentare l’impresa: battere la grande Atalanta di Giampiero Gasperini. Tuttavia, alla vigilia, l’allenatore bergamasco era stato chiaro: vietato perdere con i rossoblù, per non lasciare al caso altri punti. Queste motivazioni danno luce ad un discreto primo tempo. I due team partono all’arrembaggio ma ben presto si rendono conto che spaccare le linee avversarie non sarà un gioco da ragazzi. I padroni di casa utilizzano pazientemente il solito possesso palla con improvvise verticalizzazioni, mentre gli ospiti provano per lo più a colpire in contropiede, affidandosi ai lampi dell’incommensurabile Rodrigo Palacio. Dopo tanti cartellini gialli e una fase di studio intensa, sono i bergamaschi a rompere le danze. Al 35′, un ottimo fraseggio tra Ilicic e Cristante lancia Petagna in area in posizione defilata. Il tiro dell’attaccante si spegne però a lato, con delusione dei tifosi casalinghi. A Petagna risponde Simone Verdi. Al 47′, l’attaccante di Broni si mangia un gol clamoroso. Pulgar ha un’ottima intuizione e libera il fantasista davanti al portiere, ma il numero 9 ha un eccesso di altruismo e mette in mezzo quello che poteva essere il pallone del vantaggio felsineo. Per il Bologna, il primo tempo si chiude con l’amaro in bocca. Le seconda frazione di gioco cambierà le carte in tavola?

FESTA ATALANTA, BOLOGNA SCONFITTO

Il secondo tempo non conferma gli equilibri dei primi 45 minuti. Dopo la precedente fase di studio, l’Atalanta parte con il piede sull’acceleratore, decisa più che mai a sfondare il bunker bolognese. Il Bfc inizialmente regge bene, ma sbanda al 52′, quando Spinazzola si mangia clamorosamente un gol da due metri. Due minuti dopo un altro brivido per i petroniani: Ilicic si sposta al limite dell’area e calcia violentemente, ma il tiro si spegne alto sopra la traversa. Questi due pericoli mettono paura a Donadoni, che terrorizzato sostituisce Di Francesco al 58′ per dare spazio a De Maio e dunque alla difesa a cinque. Questa mossa frettolosa manda nel panico anche gli uomini dell’allenatore, che lentamente indietreggiano il baricentro corale. Al 68′ arriva un altro squillo di De Roon, sfortunato a non centrare la porta con la bellissima botta dalla distanza. E alla fine, dopo tanti tentativi, al 71′ arriva il vantaggio atalantino. Un flipper di rimpalli spedisce la palla sui piedi di Freuler, il quale, senza pensarci su due volte, tocca per Cornelius che fredda Mirante e segna l’1 a 0. Lo svantaggio trasforma la paura dei rossoblù in rassegnazione totale. Donadoni preleva l’esausto Palacio per dare spazio a Destro e a questo punto è Verdi a cercare di caricarsi la squadra sulle spalle, ma senza successo. Piovono le occasioni dei padroni di casa e il Bologna naufraga nel panico più totale, incapace di reagire. Nel momento del bisogno mancano gli attributi e sicuramente anche il carattere di Palacio. Solamente il guerriero Poli tenta di non affondare, ma è tutto inutile: all’81’ viene espulso Gonzalez per somma di ammonizioni. Di fatto la partita termina con questo episodio, anche se i petroniani riescono a limitare i danni e a non subire il raddoppio o la goleada, portando a casa quantomeno l’onore.

UNA SCONFITTA PER IMPARARE

Il triplice fischio segna la forza dell’Atalanta, squadra davvero tosta è dotata di grande fisicità e intensità. Ma la fine della partita segna anche la sconfitta del Bfc, una sconfitta che deve servire per il futuro. Sapevamo tutti quando fosse complicata la trasferta di Bergamo e dal punto di vista tattico i rossoblù sono stati eccellenti. Manca però quella voglia di sorprendere e di non accontentarsi mai. A volte non basta il compitino da sei, ma è necessario osare, specialmente contro un avversario così caparbio e coraggioso. Questi lo faranno certamente bene a Donadoni e ai suoi uomini. Il Bologna è certamente una delle rivelazioni del campionato, ma serve ancora un ulteriore salto di qualità per restare nei primi dieci, vero obiettivo non dichiarato dei felsinei. Forza Bologna!

 

Fonte immagine di copertina: Ilgiorno.it

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