Bologna FC
Auguri Rossoblù: Angelo Badini – 23 set
Succede che, una decina d’anni prima dell’inizio del ‘900, una famiglia bolognese decide di trasferirsi oltreoceano, più precisamente in Argentina: lì i due coniugi inizieranno una nuova vita, decidendo quindi di far nascere e crescere la prole (composta da ben 4 maschi) in terra sudamericana. Il più grande, tale Angelo, dopo che tutta la famiglia Badini decise, nel 1912, di tornare sotto Le Due Torri, si unì al settore giovanile del Bologna, diventando, sin da subito, un pilastro della squadra. Iniziò in rossoblù come centravanti decidendo poi, subito dopo la Guerra, di abbassare il suo raggio d’azione, diventando fulcro del gioco anche in difesa. Qui rappresentava il centro di tutte le manovre offensive e difensive dei Felsinei, grazie soprattutto ad una visione di gioco fuori dal comune per quei tempi. Da apprezzare anche l’Angelo fuori dal campo, quello che, giovanissimo, si laureò in architettura, dimostrando quella correttezza e quell’intelligenza che lo accompagnarono per tutta la sua avvincente – ma breve – carriera calcistica: già perché Angelo, dopo aver giocato la sua ultima partita con i Petroniani nel gennaio del 1921, si ammalò gravemente di setticemia. Nonostante ciò, rimase comunque vicino ai compagni di squadra anche senza poter combattere con loro sul campo: divenne iconica la sua esultanza dal divano di casa per la vittoria 10 a 1 sui rivali del Modena; tale euforia lo spinse ad affermare che sarebbe rientrato di lì a poco, ma l’esito che attendeva questo giocatore capace di giocare ovunque era ben diverso. E’ il 12 Febbraio e, poco dopo lo scoccare delle 18, Angelo si spegne, a soli 25 anni. Quella perdita dimostrò come la città tutta fosse legata a quel Campione, la prima bandiera della storia dei rossoblù, il primo vero Campione della squadra dalla nascita del Club. Funerali a cui partecipò Bologna tutta, tra commozione e lacrime per il triste Destino al quale un ragazzo era andato incontro. Oggi, nel lontano 1894, nasceva Angelo, e questo è il nostro tributo per Lui!
Succede che, una decina d’anni prima dell’inizio del ‘900, una famiglia bolognese decide di trasferirsi oltreoceano, più precisamente in Argentina: lì i due coniugi inizieranno una nuova vita, decidendo quindi di far nascere e crescere la prole (composta da ben 4 maschi) in terra sudamericana. Il più grande, tale Angelo, dopo che tutta la famiglia Badini decise, nel 1912, di tornare sotto Le Due Torri, si unì al settore giovanile del Bologna, diventando, sin da subito, un pilastro della squadra. Iniziò in rossoblù come centravanti decidendo poi, subito dopo la Guerra, di abbassare il suo raggio d’azione, diventando fulcro del gioco anche in difesa. Qui rappresentava il centro di tutte le manovre offensive e difensive dei Felsinei, grazie soprattutto ad una visione di gioco fuori dal comune per quei tempi. Da apprezzare anche l’Angelo fuori dal campo, quello che, giovanissimo, si laureò in architettura, dimostrando quella correttezza e quell’intelligenza che lo accompagnarono per tutta la sua avvincente – ma breve – carriera calcistica: già perché Angelo, dopo aver giocato la sua ultima partita con i Petroniani nel gennaio del 1921, si ammalò gravemente di setticemia. Nonostante ciò, rimase comunque vicino ai compagni di squadra anche senza poter combattere con loro sul campo: divenne iconica la sua esultanza dal divano di casa per la vittoria 10 a 1 sui rivali del Modena; tale euforia lo spinse ad affermare che sarebbe rientrato di lì a poco, ma l’esito che attendeva questo giocatore capace di giocare ovunque era ben diverso. E’ il 12 Febbraio e, poco dopo lo scoccare delle 18, Angelo si spegne, a soli 25 anni. Quella perdita dimostrò come la città tutta fosse legata a quel Campione, la prima bandiera della storia dei rossoblù, il primo vero Campione della squadra dalla nascita del Club. Funerali a cui partecipò Bologna tutta, tra commozione e lacrime per il triste Destino al quale un ragazzo era andato incontro. Oggi, nel lontano 1894, nasceva Angelo, e questo è il nostro tributo per Lui!
Consultazione Collezione Luca e Lamberto Bertozzi
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