Auguri Rossoblù: Antonio Mirante – 8 lug

I primi giocatori che i bambini, novizi al mondo del pallone, amano e idolatrano sono sostanzialmente due, come ci racconta Vladimir Dimitrijevic, asso nel racconto calcistico dell’Est: il centravanti e il portiere. Il motivo per il quale il primo è amato penso sia abbastanza evidente: le chiavi dell’attacco gli vengono fornite e lui non deve far altro che far esplodere i tifosi in canti di gioia e tripudio quando un pallone da lui calciato finisce in fondo al sacco; sul perché il portiere sia altrettanto amato penso di aver ideato una mia teoria: il portiere è l’ultima persona pronta a salvarti, la tua ultima speranza, un uomo quasi sempre solo al quale affidi la tua vita calcistica, le tue preoccupazioni e le tue ansie, le tue speranze e i tuoi sogni; il portiere è in sostanza la tua ultima via di scampo dall’oblio del gol subito. Di portieri in gamba a Bologna ne sono passati parecchi, molti dei quali capaci di confermarsi ad altissimo livello nazionale ed europeo grazie a compagini che hanno deciso di fondare sulle spalle dell’estremo difensore una grande squadra. Penso però che in pochi siano riusciti ad entrare nei cuori rossoblù come Antonio Mirante, arrivato a Bologna dopo 6 anni nel Parma, squadra per la quale ha sempre mostrato le unghie e ha sempre difeso fino alla fine, fino al fallimento della società crociata. Persona leale Antonio, persona che dalla barca che stava affondando è stato uno degli ultimi ad andarsene insieme al suo attuale Mister Roberto Donadoni. Ora Antonio è saldamente fisso in porta, pronto a difendere ancora i rossoblù da tutte le intemperie che arriveranno contro. Ora più che mai auguri Antonio, auguri per i tuoi 34 anni, auguri perché è su d te che si poggia la nostra amata squadra …

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook