Auguri Rossoblù: Dyego Coelho – 22 mar

Il Brasile: terra del calcio, terra di fenomeni extraterrestri, terra di bidoni incredibili. Il Brasile: terra di poesia e di “futbòl”, terra dove il calcio e il ballo si fondono insieme per creare un mistico rituale. Ah, il Brasile … La storia di oggi inizia in Brasile, 33 anni fa, quando nacque in terra verdeoro Dyego Rocha Coelho, per tutti Coelho. Giocatore che nel campionato del suo paese si mette in luce, capisce che è pronto per il grande salto nei campionati che contano. La chiamata arriva: non è la più ambiziosa ma, comunque, può essere una buona vetrina per mettersi in mostra. Salvatori, all’epoca Ds del Bologna, decide di puntare su di lui e, i primi risultati, iniziano a dargli ragione; in molti pensano e sono consapevoli di aver comprato un nuovo fenomeno. Così però non è e Coelho, dopo un finale di stagione nel quale si ritaglia sempre meno spazio, ritorna in patria, dove tutto è iniziato. Coelho è il classico giocatore capace di deliziare la folla durante il riscaldamento, senza però dar seguito alle sue giocate in partita. Coelho era un giocatore triste, arrivato in Italia per imporsi e tornato in Brasile solamente un anno dopo, con la valigia carica di speranze infrante. Coelho era considerato da tutti un buon giocatore, ma non lo diede mai, o quasi, a vedere. Auguri, Dyego.

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