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Auguri Rossoblù: Gyorgy Sarosi – 16 set

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Gyorgy giocava a pallone, e lo sapeva fare anche molto bene: esplose nel Ferencvaros e trascinò la squadra ungherese (la stessa dalla quale proviene Adam Nagy) alla conquista di ben 6 titoli nazionali tra gli anni ’30 e ’40, riuscendo anche a vincere per ben tre volte la classifica capocannonieri del suo campionato. In patria venne soprannominato Il Dottore sia grazie alla sua incredibile intelligenza tattica che lo rendeva un Mister in seconda in campo, sia perché sapeva indifferentemente giocare sia da centravanti che da centromediano, disimpegnandosi egregiamente in entrambi i ruoli. Come centrocampista si metteva la maschera del perfetto palleggiatore e tesseva trame di gioco infinitamente gradevoli da osservare e studiare. A Bologna ci arrivò da allenatore dopo che suo fratello, il buon vecchio Bela, lo consigliò dapprima come giocatore a fine carriera (problemi di visto nel suo Paese ne frenarono l’ingaggio), arrivando poi sotto Le Due Torri in sostituzione di Ljubo Bencic a causa dell’avvio disastroso in campionato. Il Dottore, che da giovane stupì tutti con una laurea in giurisprudenza, risollevò le sorti della squadra rossoblù mantenendo fede al patto fatto al Presidentissimo Dall’Ara. A fine stagione non fu stranamente confermato e si limitò a girovagare er l’Italia, svolgendo ruoli più o meno diversi in parecchi società italiane. Morì nel 1993, lasciando un grosso dispiacere soprattutto in Patria dove, all’inizio della sua carriera da giocatore, portò la sua Nazionale parecchio in alto per quanto riguarda il Calcio internazionale dei tempi, limitandosi ad uno storico secondo posto in finale del 1938 contro l’Italia. Nel giorno del suo compleanno ricordiamo chi, anche se per poco, ha deciso di dedicare qualche suo mese lavorativo alla salvezza di una squadra che navigava in acque decisamente tempestose. Oggi ricordiamo Te, grande Gyorgy!

 

Consultazione Collezione Luca e Lamberto Bertozzi

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