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Auguri Rossoblù: Ivano Bonetti – 1 ago

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In un qualunque gioco di carte, passando da Burraco ad un semplice Scala 40, la carta che tutti apprezzano maggiormente è il Jolly, la cosiddetta Matta: carta singolare, capace, con una sola giocata, di farti portare a casa la partita, come se la sua unica funzione sia quella di stravolgere il match in corso. Ivano Bonetti era un Jolly: durante la sua lunga carriera sperimentò con successo diversi ruoli tutti incredibilmente differenti tra loro fornendo alle squadre per le quali giocava diverse e varie situazioni tattiche. Il Jolly è oramai un ruolo, se così lo si può definire, in via d’estinzione: sono stati pochi i giocatori, nel calcio recente, che hanno saputo interpretare diversi ruoli nello scacchiere tattico delle squadre per le quali milita. Di Ivano si diceva un gran bene: era infatti lui l’uomo designato, dopo l’addio del grande trequartista Evaristo Beccalossi da Brescia, per ricoprire quel ruolo tanto delicato, quell’ago a metà tra centrocampo e attacco i cui movimenti, se sbagliati, rischiano di far deragliare l’intera squadra. La Juventus, che ah sempre avuto il fiuto per i giovani talenti, decide di acquistarlo ma, nonostante la stagione in prestito al Genoa, non viene confermato dalla società Antonelliana e, signori miei, è qui che inizia la trasformazione di Ivano: dapprima all’Atalanta divenne tornante offensivo capace, con le sue buone qualità atletiche e una raffinato piede, di mettere in serio pericolo le difese avversarie coi cross velenosi; successivamente il primo capitolo della storia bolognese di Ivano che, per la terza volta in carriera, cambierà ruolo e vita, trasformandosi in un motorino di centrocampo pronto a fare avanti e indietro da un’area all’altra per portare aiuti e scorte d’ossigeno ai compagni. Prima del voluto e cercato ritorno al Bologna ci sarà tempo per la conquista dello scudetto targato, soprattutto, Vialli – Mancini con la maglia della Sampdoria. Ivano non riuscirà a riportare in A i felsinei e darà l’addio al calcio dopo le ultime stagioni col, Torino. Oggi compie gli anni un instancabile corridore che, nel corso della sua vita nonostante i frequenti cambi di posizione, non ha mai smesso di credere su ogni pallone, sia che esso si trovasse nella zona nevralgica del campo sia sulla fascia, abbandonato a sé stesso. Tanti auguri per i 52 anni di Ivano, uno dei primi Camaleonti calcistici!

 

Consultazione Collezione Luca e Lamberto Bertozzi

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