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Auguri Rossoblù: La Tenaglia – 3 mar

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Spesso, nella vita calcistica e non, chi ti è stato accanto, chi ha condiviso con te momenti più o meno belli, rischia per una serie di sfortunate coincidenze di diventare il tuo carnefice. Siamo nel 2005 e, nello spareggio salvezza tra Bologna e Parma, a guidare i ducali oltre al giovanissimo Gilardino, c’è un tenace e arcigno difensore, spesso impiegato come esterno destro di difesa. Lui è Giuseppe Cardone, per tutti la Tenaglia, ragazzo dal viso pulito e affidabile, determinato a salvare la sua squadra. Giuseppe, ragazzo che passò a Bologna soltanto per una stagione, si fece apprezzare ovunque giocò per la sua semplicità e la sua umiltà: il classico bravo ragazzo. Un calciatore che non ha avuto la fortuna che meritava, visto che durante la sua carriera subì parecchi infortuni di grave entità. Ma torniamo, purtroppo, a quella finale: Giuseppe è il capitano e l’anima della squadra, il trascinatore di una compagine che in quegli anni subì un crack finanziario terribile; tutti noi sappiamo come andò a finire quella partita, tutti i tifosi del Parma esultarono assieme ai loro beniamini e Giuseppe, trascinato dalla foga calcistica del momento, si unì a loro, giustamente. Giuseppe sconfisse chi lo aveva, per poco in verità, amato, anche se noi sospettiamo che in cuor suo una parte di sé retrocedeva insieme al Bologna, squadra che lo aiutò a inserirsi nel panorama calcistico mondiale. Auguri Giuseppe, oggi per te sono 42 anni, e anche se non è andata come i bolognesi speravano, un ringraziamento te lo meriti, perché essere uomo, prima che calciatore, è sempre più difficile. Tu ci sei riuscito.

 

(foto maglia rossonera)

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